Il “Tempo del creato”
Si conclude, con la preghiera ecumenica che si celebrerà alle ore 20.45 di lunedì 8 novembre nella chiesa di san Francesco di Acqui, il “Tempo del creato”, un periodo che si è aperto lo scorso 1 settembre ed in cui i cristiani di tutte le confessioni hanno ringraziato Dio per il buon dono della creazione.
L’incontro, inizialmente previsto per il 4 ottobre scorso, è stato rinviato a lunedì prossimo 8 novembre a causa delle avverse condizioni atmosferiche che tormentavano il nostro territorio in quel giorno.
“Il tempo del creato” e la celebrazione di una preghiera ecumenica a sua conclusione è una proposta mondiale avviata già nel 1989 dal Patriarcato ecumenico ortodosso ed ora abbracciata dall’ampia comunità delle Chiese cristiane.
La preghiera è, infatti, un’esperienza potente e uno strumento straordinario per aumentare la nostra consapevolezza e favorire le buone relazioni col creato e tra noi cristiani a qualunque confessione apparteniamo.
Il tema di quest’anno è “Una casa per tutti? Rinnovare la casa di Dio”.
Nel libro biblico della Genesi, si narra che Dio mette tutto – tutte le persone e tutta la vita – sotto lo stesso tetto: siamo tutti in una sola casa, nella casa di Dio e Dio ha dato agli uomini il compito di prendersi cura di questa sua casa.
“L’attuale crisi climatica, però, sta accelerando l’instabilità ecologica, che si traduce in perdita di quegli habitat che ospitano milioni di specie, compresi gli esseri umani. La nostra vocazione battesimale ci obbliga a coltivare e custodire il creato che è la nostra casa ed il giardino di Dio”.
Con questo appello congiunto, il Comitato direttivo ecumenico, che è costituito dai coordinamenti delle principali chiese cristiane di tutto il mondo, si è rivolto anche quest’anno a tutti gli uomini di buona volontà, chiamandoli alla preghiera ed all’impegno per difendere l’integrità e la bellezza del mondo.
“Il mondo, infatti, -prosegue l’appello del Comitato ecumenico- è una casa per tutti, ma adesso è in pericolo a causa dell’avidità, dello sfruttamento, della mancanza di rispetto, della disconnessione e del degrado sistematico. L’intero creato sta ancora gridando. Il potere creativo di Dio ha continuato a ridursi. Abbiamo dimenticato che viviamo nella casa di Dio, la Comunità Amata. La nostra
fondamentale interconnessione è stata, nella migliore delle ipotesi, dimenticata e, nella peggiore, deliberatamente negata”.
Per queste ragioni, la nostra celebrazione ecumenica di lunedì 8 novembre si terrà nella chiesa cittadina dedicata a san Francesco: un cristiano che seppe vedere in tutte le creature non delle realtà da sfruttare ma dei fratelli e delle sorelle con cui camminare verso Dio.
In quell’occasione, ortodossi, protestanti e cattolici si uniranno nella preghiera guidata dal Vescovo di Acqui, Luigi Testore, dal pastore della Chiesa metodista di San Marzano Oliveto, Gregorio Plescan e dal parroco della Chiesa ortodossa rumena, Vasile per chiedere a Dio, per noi e per tutti, una rinnovata coscienza che sappia rispettare la casa che Lui ci ha donato.
L’iniziativa è promossa dalla Commissione diocesana per l’ecumenismo ed il dialogo tra le religioni, l’Azione cattolica diocesana, il Movimento Adulti Scout Cattolici, Equazione, le Parrocchie della città e tutti sono invitati a partecipare.