Si è aperto l’anno accademico dell’Unitre acquese

Acqui Terme. Venerdì 15 ottobre si è svolta l’apertura dell’Anno Accademico 2021-2022 dell’Università delle Tre Età(Unitre). Con un prologo, il Presidente dott. Riccardo Alemanno ha voluto enfatizzare lo spirito della socializzazione dopo la pandemia del Covid-19 e ringraziato per il calore, la tranquillità e la continuità di pensare al domani, che è stata più volte messa in discussione come  la sensazione, benevolenza e il benessere in ciascuno di noi.

Il Presidente del Consiglio Comunale dott.ssa Elena Trentini, ha fatto un augurio che l’attività dell’Associazione possa svolgersi senza intoppi e problemi come un sentimento di rinascita per conseguire momenti di serenità dati  dalla normalità.

Don Giorgio Santi ha apprezzato il clima familiare di sentirsi come a casa dopo i momenti difficili e di paura della pandemia, per apprezzare il valore della quotidianità e anche della cultura che si può fare in presenza. Nulla può sostituire il valore della presenza e riprendere il nostro cuore e mente con contenuti che non possono che far del bene.

Anche il prof. Caorsi, Presidente dell’Associazione Mons. Galliano, ha sottolineato il clima di umanità che pervade tutti noi e ha ricordato una frase di Mons.Galliano “è importante lavorare per la civiltà dell’amore in cui questi modi di vita possono contribuire a salvare tutti noi”.

Infine una breve testimonianza del dott. Marco Bariggi, rappresentante del Lions, come ultima testimonianza per il dialogo familiare. Dopo tutte queste parole di augurio che hanno fatto inorgoglire il presidente Riccardo Alemanno, è stato presentato   il lavoro svolto dai membri del Consiglio Direttivo per la preparazione del programma dei Corsi. A seguire è stata presentata la lezione del dott. Gualberto Ranieri ovvero la finalità della Associazione “Rilanciamo Acqui” che è nata solo quattro mesi fa.

Questa associazione si prefigge di ascoltare consigli, spunti e suggerimenti degli acquesi interessati al futuro della città. È rilevante ricordarsi del passato ma cercare di studiare il futuro che c’è all’esterno, soprattutto analizzando i punti di forza.

Per il rilancio del nostro territorio occorre valorizzarle bellezze ambientali  locali (F.A.I.), la enogastronomia con le caratteristiche di livello culturale, il festival del turismo responsabile (la D.O.P economy) ovvero prodotti  di origine protetta come formaggi e vino e  un tipo di termalismo del benessere e non un termalismo della salute che anche durante la pandemia non ha avuto crisi. Infine un ringraziamento a tutto il folto pubblico presente e un buon augurio di proseguimento dei lavori.

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