La polemica sugli ulivi di piazza Italia
Acqui Terme. Questa volta la polemica ha per oggetto due alberi. I due ulivi posizionati nell’aiuola centrale di piazza Italia, che Palazzo Levi avrebbe intenzione di vendere per poi procedere con la ristrutturazione dell’area.
Ad innescare la polemica sono sia i cittadini che alcuni esponenti politici. Ex consiglieri del centrodestra ma anche del centrosinistra. Il tutto si è consumato attraverso la piazza virtuale dei social, Facebook in primis (ma una battuta è stata fatta dal Sindaco anche sabato 16 ottobre in conclusione della serata di gala del Premio Acqui Storia)…
Nella determina del settore Ragioneria, la numero 781 del 14 ottobre, si legge dell’intenzione di vendere i due alberi. Il prezzo parte da una base d’asta di 1800 euro per entrambi gli ulivi. Le manifestazioni di interesse oppure le offerte devono essere inviate in Comune entro le 12 del 26 ottobre.
Sulla polemica diversi interventi sono ospitati sull’edizione n.39/2021 de L’Ancora (in edicola da giovedì 21 ottobre).
Uno a firma di Giovanna Galliano (con tutte le informazioni di cronaca), uno di Marco Cerini della Lega (“Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere per una decisione così assurda e ingiustificata, che al di là delle risibili motivazioni addotte dal Comune, va contro ogni buon senso”), uno di Renato Dabormida e Acqui in Azione (“Acqui merita una così scarsa cura dell’arredo urbano? E sì, perché se si considerano tutti gli interventi con i quali i nostri illuminati amministratori, nel corso degli ultimi trent’anni, hanno voluto lasciare un segno nel centro commerciale della città, c’é da domandarsi se non abbiano complottato per abbruttire la città e non per migliorarne il decoro o la funzionalità…”) […]