Acqui Terme

Il PD a proposito di interventi regionali sul termalismo

Acqui Terme. Ci scrive il Circolo del Partito Democratico “Raffaello Salvatore” di Acqui Terme:

“L’art.2 della legge regionale n.42/1994, così come sostituito dall’art.27 della legge regionale n.30/2009, ad oggetto “Interventi per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’industria termale in Piemonte”, stabilisce che “La Giunta regionale, entro il 31 ottobre di ogni anno, sentito il parere della commissione consiliare competente, definisce il programma annuale degli interventi da finanziare ai sensi dell’articolo 1 (della stessa legge)”. Al comma 2 prevede che il programma individua: a) i soggetti beneficiari; b) gli obiettivi di sviluppo dell’offerta turistica termale; c) le priorità di intervento per tipologia strutturale e aree territoriali, con particolare riferimento ai programmi che consentono la piena attuazione delle finalità di tutela ambientale in applicazione di normative comunitarie, nazionali e regionali.”

L’Amministrazione comunale dovrebbe chiedere alla Regione che si finanzi la sezione “termalismo” del fondo regionale di cui all’articolo 8 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 18 (Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica).

Se ciò si concretizzasse, ovvero si applicasse la legge, si potrebbe, ad esempio, proporre di inserire nel programma di interventi da finanziare, per l’anno 2022, una campagna pubblicitaria sulle terme del Piemonte per rilanciarne l’attività post COVID oppure una agevolazione per chi prenota giornate di permanenza in località sede di terme in Piemonte incrementando le iniziative già in atto”.

Al proposito interviene il consigliere Ravetti

Nella seduta del Consiglio regionale di mercoledì 6 ottobre ho interrogato l’Assessore regionale per fare chiarezza sul tema dei fondi da destinare all’industria termale, sulla base di quanto prevede la legge regionale “Interventi per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’industria termale in Piemonte”. Il programma annuale, infatti, dovrebbe essere sottoposto alla Commissione consiliare competente entro il mese di ottobre” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Il settore termale che, già da tempo risentiva della crisi economica, si è trovato a dover affrontare le pesanti ricadute della pandemia – prosegue Ravetti – che ne hanno peggiorato ulteriormente le condizioni. Chiusure, diminuzione dei flussi turistici hanno pesato sul termalismo e su tutte le aziende del comparto. Per tutti questi motivi è fondamentale conoscere le intenzioni dell’Amministrazione regionale al riguardo e capire se intenda rifinanziare la sezione “termalismo” del fondo regionale, magari prevedendo, tra gli interventi una campagna pubblicitaria sulle terme del Piemonte per rilanciarne l’attività post Covid, oppure una agevolazione per chi prenota giornate di permanenza in località sede di terme in Piemonte”.

“L’Assessore, nella sua risposta, ha concordato con me sul fatto che quello delle terme sia un settore da sostenere e ha precisato che si verificherà l’opportunità di rifinanziare questa legge nel Bilancio di previsione 2022-24 in fase di definizione. Per quanto concerne, invece, la promozione del sistema che non può essere finanziata con spesa corrente, destinata agli investimenti, si proverà a sostenerla nel 2022 con la legge 18/99 dedicata al turismo. Insomma, siamo sempre di fronte a risposte con il vedremo, faremo, valuteremo. Sulle certezze questa Giunta è, come spesso accade, troppo vaga. Inoltre, resta insoddisfatta da mesi la mia richiesta di convocazione della Commissione consiliare competente sul futuro del termalismo acquese” conclude Ravetti.

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