Melazzo: catechismo e oratorio “interparrocchiale”

Melazzo. Domenica 3 ottobre con la santa messa a Melazzo inizia un nuovo cammino di catechismo e di oratorio a livello “interparrocchiale”.

Cartosio e Melazzo hanno avuto per secoli ognuno il proprio parroco, le suore e tante altre belle cose, che li rendevano totalmente indipendenti. La carenza delle Vocazioni ha portato a non avere più le suore e poi ad avere un unico parroco don Domenico Pisano che in questi anni ha portato avanti i due paesi in maniera separata con un unico ponte, il gruppo dei ragazzi del “dopo cresima”.

A quattro anni dal suo ingresso ecco una svolta importante, ovvero mandare tutti i bambini del catechismo a Melazzo per camminare veramente insieme, concretamente, con un unico cammino catechistico e un unico oratorio che assume il nome di Oratorio San Giuseppe in onore a questo anno che Papa Francesco ha dedicato a lui, che ha due sedi (Cartosio e Melazzo) in cui i ragazzi si possono trovare a casa loro.

Visti i segni dei tempi in tante altre realtà interparrocchiali si è iniziato a fare questo percorso aggregativo per i bambini di diversi paesi.

Il parroco con l’aiuto delle catechiste e degli educatori ed educatrici ha in mente di creare con questa nuova forma di catechismo e di oratorio, una bella squadra di chierichetti interparrocchiali, perché se ci sono più bambini si possono svolgere più compiti a livello liturgico e imparare più cose; a livello di canto e di musica che piace tanto ai bambini, grazie all’aiuto dei musicisti del coro di Melazzo i ragazzi possono imparare o migliorarsi nel suonare il flauto, il clarinetto, la chitarra e volendo anche l’organo, tutti talenti importanti per i cori di entrambi i paesi; per non dimenticare la cosa più importante l’amicizia che nasce da esperienze fatte insieme che unisce i bambini nel tempo con l’effetto di creare legami veri e sinceri che superano le vecchie ruggini tra paesi, che sono nate nei tempi passati e pur non sapendo il perché alcuni continuano a rivangare.

Il progetto è pensato, meditato e pregato, per il bene dei bambini e dei paesi. Alcune persone possono pensare che i paesi si svuotano o si impoveriscono ma andare nel paese vicino per il catechismo non è questo, perché è un investimento per il futuro del proprio paese. Un bambino ben formato diventa una risorsa per la propria parrocchia perché l’amore per Dio è superiore ai confini comunali.

Ovviamente la collaborazione dei genitori è fondamentale perché sono loro che come li devono accompagnare a scuola, allo sport, li devono accompagnare a catechismo. Papa Francesco un giorno ha detto che per educare un bambino ci vuole un villaggio! I bambini guardano tutti e ascoltano, con le orecchie, con gli occhi e con il cuore, per primi i genitori e poi ogni altra persona che viene loro presentata. Educatori, catechiste, parroco e famiglie nel pensiero del Papa devono aiutare i bambini a viaggiare nella stessa direzione e così domenica 3 ottobre si parte insieme con la santa messa alle ore 11.15, a seguire il pranzo al sacco, giochi e tanto divertimento.

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