Spreco alimentare: ripercussioni su economia, ambiente, energia e rifiuti

Più di un alessandrino su due (55%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza.

È quanto emerge dai risultati di un sondaggio Coldiretti diffuso in occasione della presentazione del primo Rapporto globale sullo spreco, “Food&waste around the world di Waste Watcher International”.

“Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche effetti sul piano economico e ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. La pandemia ha impresso una vera e propria svolta green nei comportamenti proprio a partire dalla tavola, con il recupero di riti domestici come il cucinare che è diventata non solo una necessità quotidiana ma anche un momento di aggregazione familiare più sicura di un pasto o di un aperitivo in mezzo a estranei o a persone che vivono fuori dal proprio nucleo domestico”.

Il risultato è che quasi due alessandrini su 3 (64%) si sono improvvisati chef tra le mura domestiche per sperimentare vecchie e nuove ricette con un trend in crescita iniziato nella fase più acuta dell’emergenza ed alimentato dallo smart working.

Una tendenza proseguita anche con la ripresa del lavoro, dove è tornata la “schiscetta” per più di 1 su 2 (53%), magari recuperando gli avanzi della sera prima.

Il nuovo rapporto degli alessandrini con i fornelli ha portato a un più efficiente utilizzo del cibo che si traduce in una maggiore attenzione agli sprechi. Sulle tavole sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo un’ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo un’usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio.

“Sicuramente un aiuto per le famiglie arriva dai nostri cuochi contadini che sanno creare, con un po’ di fantasia, sia nuovi abbinamenti per una vera cucina antispreco, ma anche rivisitando ricette della tradizione come le crocchette di riso o la giardiniera di verdure, tradizionale antipasto piemontese. Nei mercati di Campagna Amica, su tutto il territorio provinciale, i nostri produttori sono a disposizione per dare idee e suggerimenti – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. Il grande valore del cibo e la necessità di essere attenti agli sprechi come stile di vita si impara da piccoli ed è quello che Coldiretti sta facendo anche attraverso il progetto di Educazione alla Campagna Amica nelle scuole”.

Ma quali sono gli accorgimenti che possono fare la differenza? Scrivere la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, posizionare correttamente i cibi nei vari scomparti del frigorifero, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione e preferire la spesa stagione.

Nonostante ciò il problema resta ancora rilevante con gli sprechi domestici che ammontano ancora a circa 27 kg per persona all’anno e tra gli alimenti più colpiti  svettano verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.

Nel 2020, a livello nazionale, sono state 5,2 milioni le tonnellate di alimenti finiti nella spazzatura tra quello che si getta tra le mura domestiche e ciò che riguarda tutta la filiera, per un valore complessivo di circa 9,7 miliardi di euro.

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