Vendemmia: si stacca il Dolcetto e poi la Barbera

Ovada. “Tanto tuonò che piovve…” recita un vecchio adagio. Non è andata proprio così ma intanto la pioggia finalmente caduta la mattina del 16 settembre ha idratato un po’ le viti,  veramente stressate per la siccità ininterrotta dai primi di agosto.

Si continua ora a staccare il Dolcetto nella zona di Ovada e quindi toccherà alla Barbera. Per finire il Nebbiolo, anche se questo vitigno per quantità ha ben poco a che vedere con  i primi due, almeno nella zona di Ovada.

Dai primissimi riscontri delle uve bianche, la cui raccolta è di fatto ormai terminata, risulta che vitigni come lo Chardonnay o il Cortese hanno quest’anno reso bene per qualità; moderata la quantità.

l’uva mangiata dagli ungulati

Sarà dunque un buon “bianco” quello dell’annata 2021 ed altrettanto si spera per il Dolcetto e la Barbera. Intanto le premesse sono più che buone…

Non si placa invece l’ira degli agricoltori per i danni provocati nelle vigne dagli ungulati, in primis caprioli. Sembra che purtroppo abbiano dato più che una mano… per vendemmiare e così proprio non va, dopo tanto lavoro e soldi spesi nella conduzione del vigneto.

E se a questo si aggiungono i danni provocati in certe zone del territorio ovadese da stormi di pernici “mollate” sconsideratamente presso i vigneti, non c’è da stare allegri… anzi c’è proprio da preoccuparsi!

In ogni caso, “aiuti” (anche cospicui) assolutamente non voluti della vendemmia a parte, l’annata 2021 produrrà quasi sicuramente un vino Dolcetto o Barbera più che buono e di alta gradazione.

E. S.  

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