Scontro tra treno e furgone a Loano

Anche la rete ferroviaria andrebbe razionalizzata

San Giuseppe di Cairo. Non solo la rete stradale è a rischio caos nel ponente ligure ma anche quella ferroviaria. Ne è testimone l’incidente ferroviario verificatosi a Loano il 17 agosto scorso quando un furgone, poco prima delle 18, intrappolato in un passaggio a livello, veniva urtato dal regionale proveniente da Ventimiglia.

Facile da immaginare le ripercussioni sul movimento dei vari convogli che convergono sul nodo di Savona. Sballati gli orari  dei treni non sole della riviera ma anche del baso Piemonte. La linea Savona Alessandria e la Savona Torino hanno giocoforza risentito dell’incidente di Loano.

Fortunatamente non si sono registrate vittime, ma i danni sono incalcolabili, senza contare i momenti di spavento e più in generale di ansia da parte di chi, inconsapevolmente, è diventato protagonista di questo singolare episodio.

Sono durate sino a tarda notte le operazioni per far scendere i passeggeri dal treno trovandosi i vagoni fuori da una stazione e quindi senza marciapiedi adeguati.

Gran parte dei disagi provengono dal fatto che un tratto della linea di ponente è ancora a binario unico e qualsiasi incidente che comporti lo stop di un convoglio determina il blocco di tutta la rete.

In questi giorni da più parti, a cominciare dai sindacati, si sono inevitabilmente riportate alla ribalta le polemiche sul raddoppio ferroviario a monte. Un intervento necessario ma la cui realizzazione sembra una inarrivabile chimera.

Ci sono poi le problematiche legate ai passaggi a livello che andrebbero quantomeno razionalizzati. L’incidente del 17 agosto ha creato enormi disagi non soltanto alla linea ferroviaria ma anche alla viabilità ordinaria caratterizzata da ingorghi a non finire.

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