Torna l’usanza del pranzo al sacco per evitare assembramenti e contrastare contagi
Al fiume, in riva al lago, in spiaggia o in montagna torna il pranzo al sacco: per mantenere il distanziamento e il bisogno di sicurezza, per contrastare l’avanzare estivo dei contagi ma anche per l’impossibilità di sedersi al tavolo al chiuso per chi non ha il green pass.
E nei menù al sacco ai tempi del Covid cambiano le preferenze, con una maggioranza del 29% che predilige insalata di riso o di pollo seguita dalla semplice macedonia con il 18% e dalla caprese a base di mozzarella e pomodoro che è un must per il 16%.
Ma tra i piatti preferiti si classificano anche le ricette più radicate della tradizione popolare dalla frittata di verdure o pasta (9%), alla parmigiana (7%) fino alle polpette (4%).
L’attenzione alla dieta e alla forma fisica è diventata obiettivo prioritario anche durante nelle vacanze, per evitare di recuperare i chili di troppo accumulati a causa delle misure restrittive e della lunga permanenza in casa imposta dal lockdown.
Complice a favorire il consumo di cibi leggeri e freschi l’andamento climatico con l’estate 2021 che si classifica fino ad ora in Italia nella top ten delle più calde da oltre due secoli con una temperatura bollente ad agosto dopo che a luglio è stata superiore di 1,24 gradi alla media storica che era stata superata di ben +2,18 gradi a giugno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base della banca dati Isac Cnr che effettua le rilevazioni in Italia dal 1800.
“Il cibo resta comunque un ingrediente importante della vacanza in Italia dove circa 1/3 della spesa turistica – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – viene proprio destinata alla tavola, allo street food o per specialità enogastronomiche da donare come souvenir. Stessa tipologia di contenitore ma sono cambiate le pietanze: se in passato a prevalere erano ricette più elaborate come pasta al forno, frittate, parmigiana o addirittura pasti completi adesso si punta soprattutto alla semplicità e alla genuinità con il prevalere di prodotti semplici e dietetici come le verdure, i legumi, la frutta e insalate”.
L’Italia è leader mondiale incontrastato nel turismo enogastronomico grazie al primato dell’agricoltura più green d’Europa che sta facendo riscoprire mete sicure e di prossimità, con la valorizzazione dei piccoli borghi e dei centri minori.
“Proprio ciò che viene offerto nei 178 piccoli comuni della provincia di Alessandria con meno di 5mila abitanti dove il distanziamento è garantito per i circa 200.000 residenti che dispongono di oltre il 54% del territorio provinciale – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. E sono molte le proposte che arrivano dagli oltre 70 agriturismi del circuito provinciale Terranostra, che propongono servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness”.
Per scegliere la struttura più adatta alle proprie esigenze in queste ultime giornate di agosto o per soggiornare a settembre nei più bei paesaggi della campagna italiana è sufficiente un click al sito www.campagnamica.it