La dott.ssa Varese nel Comitato scientifico delle reti oncologiche
Ovada. La ristrutturazione della rete oncologica Piemonte Valle d’Aosta, la prima realizzata in Italia e modello ispiratore per diverse altre regioni, si adegua alle nuove linee-guida organizzative approvate dalla conferenza Stato-Regioni ad aprile.
Pertanto nei Comitati scientifici delle reti oncologiche devono essere presenti le associzioni dei malati.
Il direttore pro tempore della rete oncologica prof.ssa Franca Fagioli ha identificato in Favo (Federazione nazionale delle associazioni di volontariato in oncologia) il proprio interlocutore istituzionale a livello Piemonte e Valle d’Aosta.
La dott.ssa Paola Varese è il direttore scientifico nazionale di Favo dal 2003. Sul territorio di Ovada e Acqui fanno parte di Favo: associazione Vela, Fondazione Cigno e Aiutiamoci a vivere di Acqui.
Favo rappresenta oltre 550 associazioni di pazienti oncologici e loro familiari sul territorio nazionale. Partecipa attivamente alla realizzazione del piano oncologico nazionale ed è membro dell’osservatorio Agenas per il monitoraggio delle reti oncologiche. Favo ha sempre guardato alla rete oncologica Piemonte Valle d’Aosta come un modello virtuoso ed efficiente da replicare, una rete esemplare che ha consentito la presa in carico precoce e globale del malato sotto ogni aspetto, compreso quello psico-sociale.
“Da tempo chiediamo che l’esenzione del ticket 048 rilasciata per sospetto di malattia oncologica, riconosciuta dalla rete Piemonte Valle d’Aosta, sia applicata in altre regioni.
Il nostro impegno sarà verso il miglioramento e l’implementazione della accessibilità dei servizi, in un’ ottica di oncologia di prossimità che garantisca e tuteli tutto il percorso del malato e della sua famiglia dal sospetto clinico alle cure paliative.
Metteremo a disposizione della rete la nostra esperienza anche per favorire l’elaborazione di progetti innovativi come i percorsi di riabilitazione oncologica.”