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Pallapugno serie A: nel derby “dei Vacchetto”, Massimo supera Paolo

Cortemilia. Quasi trecento persone hanno assistito allo sferisterio comunale di Cortemilia all’incontro di cartello,  nella serata di domenica 27 giugno, valevole per l’8ª giornata di andata del campionato nazionale serie A di Pallapugno, tra le squadre dei fratelli Massimo e Paolo Vacchetto. Le attese non sono andate deluse e dopo quasi 2 ore e 50 minuti, ha vinto all’ultimo gioco, agli ultimi due quindici, il più “anziano” Massimo 27 anni, contro il mediano Paolo, 25 anni, mentre il più giovane Alessandro 16 anni ha assistito dai gradoni con la mamma Graziella, mentre il papa Giorgio questi incontri tra i figli preferisci non presenziare. “Queste gare dovrebbero finire con un pareggio” ha affermato mamma Graziella al termine, mentre il giovane Alessandro annuiva e ha vissuto la gara con un dentro, fuori sferisterio.

Tra il pubblico i grandi campionissimi Felice Bertola, Massimo Berruti con il fedele Italo Gola entrambi canellesi, suo terzino al muro per anni. Da registrare il ritorno negli sferisteri di Gianni Barbero patron della Virtus Langhe Barbero di Dogliani, costretto a disertare per il cuore che ha fatto le bizze, salutato calorosamente dai presenti.

I locali Nocciole Marchisio Cortemilia sono scesi in campo con (Massimo Vacchetto, Emmanuele Giordano, Marco Cocino, Francesco Rivetti, 5º giocatore Marco  Molinari, d.t. Gianni Rigo e  Giovanni Voletti, preparatore Diego Roveta) e la Virtus Langhe Barbero di Dogliani (Paolo Vacchetto, Nicholas Burdisso, Gabriele Boetti, Roberto Drago, 5º giocatore, Gabriele Chiarla, d.t. Alberto Moretti, Mauro Raviola, allenatore Massimo Berruti) la  vittoria ai padroni di casa per 9 a 8 dopo quasi 3 ore di gioco. A  dirigere l’incontro gli arbitri Ezio Salvetto di Murialdo e Cristina Gonella di Perletto. Una gara tirata, spettacolare, con colpi di gran classe e potenza e alcuni falli clamorosi e battibecchi tra i fratelli, dovute ad alcune interpretazioni arbitrali, e alla tensione dell’alta posta in palio che andava al di là del punto in palio. Tutti soddisfatti al termine per aver assistito ad una bella partita che ha ribadito come Massimo, 5 volte campione d’Italia è più giocatore del fratello Paolo, che ha confermato di essere più potente e con un pallone che muove e che forse da domenica la “paura” del fratello Max è superata e se la può giocare alla pari… Da osservare che da quando Massimo Berruti lo allena, consiglia e suggerisce, Paolo è cresciuto, è più completo, spreca meno ed il suo pallone è più redditizio e così per gli altri componenti la quadretta. Di questa sana “rivalità”, che finisce al fischio finale e si conclude con un sorriso, un abbraccio, non potrà che giovarsene la Pallapugno e tra 2 o 3 anni in A arriverà anche Alessandro. Una dinastia di campioni limpidi e cristallini.  

Ma veniamo ai giochi. Partenza super per Paolo, battuta sui 74-77 metri e ricacci potenti, specialmente al volo ed è 2 a 0, 1º gioco un solo 15, 2º 40 pari. Risponde Max, battuta 70-79, quasi sempre radente il muro e spettacolari colpi al volo e bei palleggi anche 3 o 4 volte, e pareggia sul 2 a 2. Avanti Paolo ancora di 2 giochi per il 4 a 2, sempre sul 40 pari. Accorcia Max, 3 a 4 e al riposo si va sul 3 a 5 per Paolo alle ore 21.50. Alla ripresa un gioco per Paolo 6 a 3 sempre 40 pari, ma Nocciole Marchisio dimostra altro piglio e si porta sul 6 pari con il, pubblico che si spella le mani. Max passa 7 a 6 (40 a 30), sembra fatta. Paolo e la sua bella squadra forte in ogni reparto reagisce ed è 7 pari (40 – 30 e 40 a 15) e allunga 8 a 7 (40 a 0). Qui vieni fuori il giocatore Max, con “colpi chirurgici” che agguanta l’8 pari con un 40 a 0 e conclude sul 9 a 8 (40 a 30), alle 22.50. Chiunque affronterà i fratelli sappia che avrà vita dura, molto dura… Bene gli altri giocatori ma Rivetti è stato super. Nella prossima gara, giovedì 1 luglio, ore 20.30,  Nocciole Marchisio farà visita a Mondovì alla Merlese di Gilberto Torino, mentre Virtus Langhe, sabato 3 luglio, ore 20.30, riceverà l’Acqua San Bernardo Subalcuneo di Federico Raviola.

G.S.

Articolo su L’Ancora nº 26/2021 di domenica 4 luglio, in edicola da giovedì 1.

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