Intervento in Consiglio comunale: “Termovalorizzatore: si sono calcolati i costi ed i vantaggi?”
Ovada. Pubblichiamo l’intervento di Luisa Russo, consigliere della maggioranza di “Insieme per Ovada”, all’ultimo Consiglio comunale:
«Partendo dall’invito ad esaminare sistemi di smaltimento alternativi, allo stato attuale dell’arte l’unica opzione percorribile è la termovalorizzazione.
Ci domandiamo quindi se l’ipotesi di lavoro suggerita dal gruppo di “Ovada Viva”, di identificare un sito sul nostro territorio per un termovalorizzatore, sia la più efficace per risolvere gli eventuali problemi di costi legati allo smaltimento.
Il recupero energetico è certamente un’opzione ma qualunque genere di proposta deve essere corredata di diverse valutazioni. Sicuramente un’analisi ambientale, una valutazione di quella che sarebbe la capacità ricettiva dell’impianto e di conseguenza quale potrebbe essere il bacino di utenza ed infine la sostenibilità finanziaria del progetto, legata al costo che potrebbe essere imputato ai conferimenti.
Proviamo a fare alcune valutazioni: al giorno d’oggi un termovalorizzatore che abbia capacità di smaltimento ottimali deve essere dimensionato per almeno 300mila ton/anno. Alcuni esempi: San Vittore del Lazio 400mila ton/anno, Brescia 500mila ton/anno, Acerra 1.650mila ton/anno…».
L’approfondimento su L’Ancora n.25 in edicola giovedì 24 giugno 2021