Ovada. Nel salone del Santuario di San Paolo di corso Italia si è svolto il primo incontro del corso di formazione per volontari o chi intenda avvicinarsi al mondo del volontariato, a cura della Caritas parrocchiale.
Presenti una trentina di aderenti alla Caritas, parrocchiale e della Valle Stura, San Vincenzo, Avulss, Catechisti, Consiglio Pastorale Parrocchiale e chi in ambiti diversi si prende cura degli altri con il suo servizio.
Il parroco don Maurizio Benzi ha sottolineato come “sia importante, oltre all’agire, spesso nella fretta dell’intervento o nell’urgenza della richiesta di aiuto, fermarsi a riflettere per non sganciare mai il fare dallo spirito di servizio che, specie per i cristiano, muove l’agire del volontario”.
I formatori Ivan Andreis (Caritas Piemonte) e Antonella Di Fabio (supervisore gruppi Caritas) hanno iniziato la riflessione proprio dalla parola “formazione”, declinandola in “forma + azione” che, nell’ emergenza sanitaria, significa agire per dare una nuova forma di servizio.
È seguito un interessante momento di confronto con i partecipanti sulle motivazioni che muovono i volontari, su come la propria motivazione si inserisca nel contesto di vita e di interazione sociale di ciascuno.
Quindi si è posto l’accento sull’aiuto: che cosa è per ciascuno, per l’altro che lo chiede, le varie forme di aiuto e di relativi comportamenti.
Don Maurizio ha concluso con la parabola del Figliol prodigo.
Il corso di formazione continuerà il 15 luglio, sempre dalle ore 17 alle 19, con “il servizio inizia con l’ascolto”.