Ovada. Ecco la primissima parte della lettera che una cinquantina (per ora) di associazioni, gruppi, enti, ecc. hanno inviato ai/alle sindaci/che del Piemonte perché intervengano concretamente con il loro potere per mantenere i contenuti dell’attuale legge per il contenimento del gioco d’azzardo patologico, quello con le “macchinette”.
La legge potrebbe essere motivo di modifica parziale da parte della Giunta Regionale, specie per il “distanziometro” e l’incrememento delle ore di attività delle slot machines.
“Gentili Sindache e Sindaci del Piemonte, sicuramente siete informati del fatto che la Giunta Regionale ha approvato un Disegno di legge che modifica l’attuale legge 9 del 2016 sul gioco d’azzardo patologico, in vigore da 5 anni. Il Ddl nello specifico vorrebbe ridurre gli elementi di contenimento dell’offerta di gioco con apparecchi automatici (slot machine e videolottery); ridurre il contenimento geografico dell’installazione con 4 interventi: l’applicazione del cosiddetto “distanziometro” ai soli nuovi insediamenti (attualmente dal 20 maggio di quest’anno il distanziometro si applica a tutti gli esercizi con apparecchi funzionanti); la riduzione delle distanze prescritte dai “luoghi sensibili” a 400 metri rispetto agli attuali 500; la riduzione della casistica dei luoghi sensibili con l’abolizione anche di alcuni, ad esempio i luoghi di culto, già previsti dalla normativa nazionale; l’abolizione della possibilità per i Comuni di individuare in modo motivato altri luoghi sensibili; il contenimento temporale del funzionamento”…
(seguono le firme, tra cui “Libera”; i firmatari intendono raccogliere tante mail dall’opinione pubblica da inviare a presidente, assessori e consiglieri della Regione Piemonte).
Sul prossimo numero, in edicola giovedì 17 giugno, l’approfondimento dell’argomento.