Bosio. In occasione del concerto della Repubblica di domenica 6 giugno alla Benedicta, con la Banda Solia di Cassine (Al) e la Banda Giovanni XXIII di Ceranesi (Ge), musica di libertà e resistenza, è stata inaugurata l’opera pubblica di Alberto Garutti.
Il lavoro realizzato, coinvolgendo i familiari dei partigiani e deportati, consiste nella presentazione di recenti testi scritti da nipoti, figli di quei giovani eroi, qui caduti in difesa della libertà, della libertà di tutti noi.
“Quest’opera è dedicata a loro e alle persone che passando di qui leggendo queste parole si commuoveranno”, ci ricorda l’artista.
Il sacrificio di questi ragazzi ha prodotto vita, non morte. Grazie a loro abbiamo vissuto in democrazia e senza guerre da quasi ottant’anni. Il loro pensiero continua a vivere oggi nei loro famigliari.
Ed è questa verità che ci viene mostrata attraverso la forza di questi scritti.
L’opera va ad aggiungersi ad altri lavori di artisti contemporanei presenti alla Benedicta dal 2014 , quando era presidente dell’associazione Andrea Foco. Installazioni poi proseguite sotto la presidenza di Don Gian Piero Armano ed oggi con la presidenza di Daniele Borioli.
L’esposizione in permanenza, rientra nelle manifestazioni di Abbey Contemporary Art nei luoghi della Memoria 2021 giunta alla X edizione, con lo scopo di valorizzare e portare a conoscenza il territorio attraverso l’intervento dell’arte contemporanea, a cura di Michele Dellaria.
Un particolare ringraziamento al Sindaco di Bosio nonché Presidente della comunità Montana dal Tobbio alla Colma Stefano Persano , ai suoi collaboratori comunali , alla Forestazione (Sig. Perez) al Presidente del Parco Capanne di Marcarolo Danilo Repetto e ai Guardia Parco, per il mantenimento e salvaguardia dei luoghi della Benedicta.