Acqui Terme. È deflazione sui prezzi degli alimentari che calano dello 0,6% su base annua in controtendenza rispetto all’andamento generale. È quanto sostiene la Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’inflazione nel mese di aprile che sconta ancora gli effetti delle chiusure di ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi con 1,1 milioni di tonnellate di cibi e di vini invenduti dall’inizio della pandemia.
“Nell’ambito dei prodotti alimentari i prezzi della frutta fresca scendono dello 0,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno mentre i vegetali freschi calano dell’1,7% e i alimentari lavorati dello 0,8% – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – . Su frutta e verdura pesa anche l’effetto del maltempo con la produzione di frutta duramente compromessa dalle gelate con danni stimati complessivamente vicino al miliardo di euro, dalle pesche alle albicocche fino alle ciliegie ma danni si contano anche su nocciolo e in vigneto”.
La Coldiretti chiede interventi urgenti di sostegno alle imprese agricole che hanno perso un intero anno di lavoro ma anche di rafforzare i controlli alle importazioni per evitare che prodotti stranieri diventino magicamente italiani e di sostenere il consumo di frutta italiana facendo attenzione alle etichette di origine obbligatorie per legge.
Per aiutare il Paese a sanare le ferite economiche senza precedenti inferte dall’emergenza Covid serve responsabilità con un “patto etico di filiera” che – concludono Bianco e Rampazzo – garantisca una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e punti a privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano”.