Acqui Terme. “Serve urgentemente una revisione dei criteri di selezione affinché venga dato maggior peso ai progetti di filiera che valorizzano davvero le produzioni locali, attraverso l’approvvigionamento dei prodotti agricoli del territorio e ai legami tra l’impresa agroindustriale e quella agricola piemontese”.
È quanto affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo rispetto all’operazione 4.2.1 del Psr relativa alla Trasformazione e Commercializzazione dei prodotti agricoli in vista del periodo di estensione per il biennio 2021-2022.
“Purtroppo questo intervento non ha dato i risultati auspicati, nonostante gli investimenti fatti dalla Regione, nello sviluppo di forme d’integrazione nelle filiere agroalimentari – continuano Bianco e Rampazzo -. Questa misura del Psr deve finanziare tutte quelle imprese agroindustriali che si approvvigionano davvero in modo prevalente del prodotto agricolo piemontese ed italiano. L’obiettivo deve essere quello di incentivare e sostenere l’utilizzo, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli locali per sostenere realmente i vari comparti dell’agricoltura territoirale: dal cerealicolo al vitivinicolo, dall’ortofrutticolo al lattiero caseario e zootecnico. In tempi così difficili in cui le imprese sono già messe a dura prova dalla situazione pandemica, le risorse esistenti devono essere veramente indirizzate a far crescere e a sostenere l’economia locale”.