Acqui Terme.“Il distretto aerospaziale piemontese (DAP) è un esempio per lo sviluppo strategico del Piemonte Ecosistema produttivo, collaborazione tra Grandi Imprese e PMI, tecnologia, effetti sulla filiera delle PMI, trasversalità che sono la garanzia di ampia e stabile occupazione – commenta l’Assessore alle Attività economiche e produttive Andrea Tronzano -. Il distretto deve diventare uno dei fulcri del sistema aerospaziale, insieme alle grandi imprese presenti sul territorio piemontese, come Leonardo, Thales Alenia, GE Avio Aero, Collins microtecnica, alla sistemistica e alle PMI e fare un’ulteriore salto di qualità nazionale e internazionale, ed è per questo motivo che sono molto soddisfatto dell’incontro tenutosi alla presenza dei vertici del Distretto e delle Aziende interessate in Piemonte con l’europarlamentare Salini relatore del nuovo programma spaziale europeo 21 – 27. Un’occasione concreta per guardare al futuro produttivo della nostra Regione con investimenti che potranno creare valore e posti di lavoro”.
«15 i miliardi di euro destinati al Programma spaziale 2021-2027 di cui sono relatore all’Europarlamento – commenta l’europarlamentare Massimiliano Salini vice presidente dell’intergruppo Sky and space del Parlamento Ue – l’Ue scommette con determinazione sul settore e sull’autonomia strategica dell’Europa. Una sfida in cui l’Italia, grazie ad aziende straordinarie ed esperienze eccezionali come il Distretto aerospaziale del Piemonte, tra i centri vitali dell’innovazione tecnologica europea, modello di investimento e collaborazione pubblico-privato, è destinata a giocare un ruolo da protagonista. Il governo Draghi deve finanziare massicciamente progetti di ricerca nell’aerospazio, potenziando la filiera industriale italiana con il Recovery fund, in sintonia con il Green deal».
«Il nuovo Programma spaziale Ue non solo valorizza le nostre imprese – fissando per la prima volta limiti alla partecipazione di aziende extra Ue negli ambiti più sensibili alla sicurezza nazionale – e sostiene le eccellenze “upstream” dei sistemi Copernico e Galileo che il mondo ci invidia, ma promuove lo sviluppo delle attività “downstream” legate all’utilizzo dei dati satellitari e dell’intelligenza artificiale per creare servizi utili ai cittadini. Qui il potenziale di crescita per le nostre imprese è sconfinato: dallo sviluppo di droni alle app, dal monitoraggio della sicurezza delle infrastrutture al controllo delle emissioni di CO2 o al rilevamento di perdite idriche, dall’agricoltura di precisione alla gestione del patrimonio culturale, dai software di navigazione alla guida autonoma».