Pallapugno: eletto il consiglio federale 2021-2024

Dogliani. Domenica 21 febbraio, alle ore 9.30, si è svolta l’assemblea elettiva della FIPAP (Federazione Italiana Pallapugno Pallone elastico) per il quadriennio 2021-2024, nel rispetto delle norme anti covid. A presiedere l’assemblea è stato il consigliere nazionale del CONI Andrea Mancino. Alla presidenza è stato riconfermato l’on. Enrico Costa, ai vertici della Pallapugno da oltre 15 anni. Costa era l’unico candidato in lizza alla carica di presidente. Erano presenti il 98% delle società aventi diritto di voto.

Il presidente Costa ha chiamato al tavolo della presidenza Andrea Mancino, il neo segretario generale della Fipap Gian Pietro Pepino e Romano Sirotto segretario generale della Fipap sino al 31 dicembre 2020 ed ora in pensione, che ha ricoperto l’incarico in federazione per oltre 40 anni. Sirotto prima ha giocato come terzino al largo con Massimo Berruti aggiudicandosi anche alcuni scudetti e quando ha appeso le fasce al chiodo l’allora segretario  comm. Francesco Dezzani l’ha voluto in federazione e poi gli è succeduto. Costa ha ringraziato Sirotto per il lavoro svolto con grande competenza, pacatezza e sicurezza ed è stato un sua validissima spalla. A Sirotto il presidente ha consegnato una targa in argento con la scritta «A Romano Sirotto Segretario Generale “storico” della Federazione. Con stima e riconoscenza per il lavoro svolto con passione lungimiranza per far crescere la pallapugno e le discipline sferistiche. La Federazione Italiana Pallapugno».

L’assemblea in piedi gli ha tributato un lunghissimo applauso. Sirotto, visibilmente emozionato ha ringraziato e detto: «Permettetemi di salutare tutti i protagonisti di questo mondo al quale sono legato da quando a Torino (sferisterio di corso Tazzoli) su un polveroso rettangolo di gioco, abbozzo di sferisterio, mi fasciai il pugno la prima volta a 15 anni.

Ho provato gioie e delusioni, ho commesso errori e ho fatto buone cose, da giocatore come da impiegato prima e dirigente poi, ho lavorato con tre presidenti e dieci Consigli federali, ho conosciuto persone con cui ho condiviso idee e momenti belli e tristi, alcune delle quali ci hanno purtroppo lasciato per sempre. Con qualcuno non sono stato in sintonia, con altri ho instaurato rapporti di amicizia vera, ma ho sempre rispettato sia gli uni sia gli altri, in nome della passione che mi ha mosso per questo sport e per il suo mondo pieno di valori culturali e agonistici nei quali mi sono riconosciuto e ho creduto.

Ho creduto nella maglia azzurra e nel suo rappresentare tutto il movimento pallonistico italiano, dalla classica pallapugno, allo storico bracciale, alla giovane pallapugno leggera, le quali si riconoscono tutte, attraverso la Federazione, nella tradizione italiana degli sport della palla con la mano.

Credo che la pallapugno in tutte le sue accezioni possa avere riconoscimenti su tutto il territorio nazionale perché ne ha il diritto, oltre che qualità morali e spettacolari migliori di molte altre discipline più conosciute.

So che anche tutti voi credete in questi ideali, i quali continueranno a tenermi legato alla pallapugno e ai suoi protagonisti.

La targa consegnatami dal presidente Enrico Costa e un riconoscimento importante per la mia vita nel mondo della Pallapugno, e l’applauso che ho ricevuto dalle società resterà sempre dentro di me. Grazie».

Dopo il saluto del sindaco di Dogliani, Ugo Arnulfo, ha telefonato il presidente del CONI Giovanni Malagò per augurare buon lavoro e rimarcare l’importanza della federazione nell’ambito del CONI (sono 378 le discipline sportive).

Al termine delle votazioni, una sola lista e dello spoglio sono risultati eletti nel Consiglio Federale: Domenico Adriano, Simone Lingua, Monica Risso, Carlo Scrivano, Luca Selvini, Emanuele Sottimano, e Stefano Tosetti in qualità di dirigenti, Adriano Manfredi e Martina Garbarino per la quota atleti e Claudio Balestra per la quota tecnici.

Rispetto al quadriennio precedente non è più stato riconfermato il vice presidente Fabrizio Cocino e Giovanni Voletti e Bruno Campagno per gli atleti e non sono stati eletti Giovanni Barbero, Giuseppe Perosino, Adriana Rossi.

G.S.  

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