Acqui Terme. Ci scrive Matteo Maria Olcuire:
“Gentile redazione de L’Ancora, dopo ripetute segnalazioni inoltrate all’Ufficio Tecnico del Comune di Acqui Terme, vi invio fotografie scattate in valle Benazzo. La frana è iniziata il 25 novembre 2019: come si può evincere, gli interventi effettuati dagli enti competenti si sono limitati a protezioni in plastica e all’allargamento della sede stradale in terra battuta (la ghiaia è scivolata nel fosso, portata via dall’acqua piovana).
Se da una parte ciò ha consentito di riaprire il transito ai veicoli, dall’altra la situazione resta altamente pericolosa.
Infatti la sede stradale, se così si può dire, non è omogenea né livellata, ma risulta assai scivolosa: l’altro giorno una signora, mentre camminava, è caduta, riportando notevoli contusioni ad una gamba e ferita ad una mano.
In seguito all’ennesima segnalazione, nei giorni scorsi sono state sostituite le “protezioni” in plastica di colore arancione, con l’ironica scritta: “lavori in corso”. Ma dove? La strada versa in queste condizioni da oltre un anno: al di là delle “rassicuranti” protezioni, c’è una voragine che si è portata via mezza collina (e che non si è ancora fermata).
Oltretutto, il personale che ha effettuato quest’ultimo intervento di “manutenzione” ha lasciato per terra le fascette in plastica che reggevano le “protezioni” precedenti. Ne approfitto per ringraziarli e per complimentarmi con loro per l’educazione civica dimostrata: ma a casa vostra i rifiuti di plastica si biodegradano magicamente? Nel caso, fatemelo sapere, così vi porterei tutta la plastica che periodicamente rimuovo (gratis) dai fossi di valle Benazzo, gettata da cittadini ben educati come voi.
Per giunta, in valle Benazzo vi sono altre 3 frane che sono state “trattate” nel medesimo modo: due dal 25 novembre 2019, un’altra da tempi immemori: vedere per credere!”