Ovada. Il produttore vitivinicolo Daniele Oddone di Capriata d’Orba è il nuovo presidente del Consorzio dell’Ovada docg.
Subentra ad Italo Danielli, che per tanti anni ha ricoperto tale carica.
Il nuovo CdA dell’Ovada docg, nato nel 2013: Daniele Oddone (Cascina Gentile), presidente; Italo Danielli (La Valletta), Giuseppe Ravera (Ca’ del Bric), Roberto Porciello (Cascina Boccaccio), Giovanna De Rege (Rocca Rondinaria), Elisa Paravidino (La Piria), Andrea Pestarino (Alvio Pestarino), Paolo Barbieri (Sassaia), Caterina Ferrario (Molare’s), Manuela Camolese (Tenuta Alma), Riccardo Podestà (Cascina Belvedere) e Roberto Ghio (Ghio Vini).
Abbiamo sentito il neo presidente del Consorzio.
- Quali gli obiettivi del nuovo CdA?
«Stileremo un programma degli obiettivi nei prossimi CdA aperti agli associati, per dare la possibilità a chi ha piacere di esporre idee, proposte o anche ascoltare.
Come filoni principali possiamo citare la volontà di dare un’identità ben precisa al nostro vino, modificandone se necessario anche il disciplinare per esaltare le sue differenze rispetto agli altri Dolcetti piemotesi, tramite un confronto diretto tra tutti i produttori e basandoci sui risultati della ricerca scientifica che stiamo portando avanti con l’Università di Torino.
Altro tema importante è la collaborazione con gli altri Consorzio vicini (Gavi e Colli Tortonesi in primis) per individuare strategie comuni sul fronte dell’enoturismo e per identificare un territorio vitivinicolo ben preciso che possa muoversi compatto nel sostenere le proprie esigenze. Rafforzare quindi il rapporto di collaborazione con l’Enoteca Regionale di Ovada per la parte enoturistica e per fare rinascere l’orgoglio di essere un territorio storicamente vocato alla viticoltura e culla del Dolcetto, che a volte manca agli “autoctoni”».
L’approfondimento dell’intervista su L’Ancora n.5/2021 in edicola giovedì 4 febbraio