Sezzadio e Castelnuovo B.da candidati per il deposito nucleare. Timori sul territorio
Sezzadio. Altro che giallo, arancione e rosso.
Il colore che deve far paura è il verde. Quello con cui sono state individuate le “aree più idonee” per ospitare il nuovo deposito atomico dove effettuare lo stoccaggio nazionale dei rifiuti radioattivi. Alla fine uno solo sarà il sito prescelto.
Il processo di valutazione dei siti era protetto dal segreto, che era mantenuto dal 2015 con la minaccia di sanzioni penali per chi ne avesse rivelato i dettagli. Il segreto ora è stato tolto, con l’arrivo del nullaosta del Governo, nella notte fra il 4 e il 5 gennaio, quando è stata pubblicata la CNAPI (acronimo per Carta Nazionale delle Aree Più Idonee).
Le aree sono state valutate secondo diversi colori: verde smeraldo (le più adatte), verde pisello (buono), celeste e giallo (le zone meno adeguate).
E per il territorio non ci sono buone notizie.
La carta non stabilisce il luogo dove costruire il deposito, ma individua le aree dove ci sono le condizioni tecniche per costruirlo assegnando i voti per comporre una graduatoria.
In Piemonte le aree verde smeraldo sono 12, di cui 5 in provincia di Alessandria (di cui due con punteggio pieno): si tratta di Alessandria, Castelletto Monferrato/Quargnento, Quargnento/Fubine, Oviglio, Bosco Marengo/Frugarolo, Bosco Marengo/Novi Ligure e… rullo di tamburi Castelnuovo Bormida/Sezzadio.
Dal mappale, che in qualche modo siamo riusciti a procurarci (anche se in viola e non in verde) si tratterebbe di un’area a destra del fiume, immediatamente contigua a quella individuata per la discarica di Cascina Borio.
M.Pr
L’articolo integrale su L’Ancora n.1/2021 in edicola da giovedì 7 gennaio