Sì all’utilizzo della idrossiclorochina per il coronavirus: “Covi a casa” ha vinto

Ovada. Il coronavirus può essere curato con la idrossiclorochina.

È giunto infatti in questi giorni il parere favorevole da parte del Consiglio di Stato sull’uso del farmaco nella cura dei pazienti affetti da covid-19.

L’utilizzo della idrossiclorochina è stato proposto nella primavera scorsa dal gruppo di sanitari i che hanno messo in campo il progetto “Covi a casa”, tra cui la dott.ssa Paola Varese e il direttore del Distretto sanitario Ovada-Acqui Claudio Sasso.

La cura con la idrossiclorochina prevede, tra l’altro, la presa in cura del paziente nel proprio domicilio nei momenti iniziali della malattia, evitando così anche la sua ospedalizzazione nella grande maggioranza dei casi, e facendo pure in modo di non collassare le strutture sanitarie. Già a maggio scorso questo tipo di cura aveva dato risultati molto incoraggianti, tanto che in seguito anche l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi si era dimostrato propenso all’utilizzo del farmaco in questione.

Le cure di base al progetto “Covid a casa” in autunno sono state assunte a ruolo dall’assessorato regionale alla Sanità, che ha così confermato l’efficacia del progetto.

Ora l’approvazione del Consiglio di Stato ha convalidato definitivamente l’uso della idrossiclorochina e le cure del caso, accogliendo il ricorso dei medici (una settantina) contro la nota dell’Aifa che ne sospendeva l’uso.

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