Il progetto “Covid a casa” diventa regionale: ora rafforzare la medicina territoriale
Ovada. Intervento di Federico Fornaro, deputato e consigliere di maggioranza al Comune di Ovada:
«ll rafforzamento della medicina territoriale e delle attività di tracciamento sono una parte fondamentale della strategia di contenimento della diffusione di covid 19.
Assistere a casa i pazienti positivi non gravi, infatti, aiuta enormemente a ridurre la pressione sul sistema ospedaliero, vicino al collasso in diverse regioni italiane.
È necessario che le Regioni provvedano ad assumere al più presto medici, infermieri e operatori sanitari, per attivare la rete della medicina territoriale in tutte quelle aree, troppe, in cui le Unità speciali per l’assistenza domiciliare funzionano a fatica o addirittura sono rimaste sulla carta».
Intanto “Covid a casa”, il progetto nato nella scorsa, drammatica primavera e partito dal Distretto sanitario di Ovada-Acqui, è stato approvato dalla Regione Piemonte e pertanto è entrato a far parte delle linee-guida del settore.
Il progetto, ora dunque assunto a livello regionale di riferimento e frutto del lavoro di un pool di sanitari della zona (tra cui la dott.ssa Paola Varese ed il direttore distrettuale Claudio Sasso), mira infatti a privilegiare ed a rafforzare la medicina territoriale.
Dunque curare il coronavirus a casa quando si può, quando non è grave, quando la sintomatologia permette una cura casalinga, sotto il controllo medico/infermieristico.
La cura del covid-19 passa anche attraverso il rafforzamento della medicina territoriale.
L’assistenza casalinga dei pazienti positivi al coronavirus ma non gravi aiuta anche a non collassare i Pronto Soccorso e gli Ospedali.