I rocchesi in Provincia per la riapertura della strada delle Fontane

Rocca Grimalda. Chiaro, insistente, giustamente anche provocatorio. Un primo atto dovuto ai rocchesi che lo hanno eletto sindaco per la terza volta.

Così si è presentato il sindaco neo eletto Enzo Cacciola nella sala della Provincia di Alessandria, accompagnato dagli assessori Alfredo Ferrara e Valeria Moccagatta nonchè dal segretario comunale Gian Carlo Rapetti.

Al di fuori del Palazzo, in piazza della Libertà una delegazione di rocchesi, tra cui commercianti ed il farmacista, esasperati per una situazione insostenibile ma che dura da un anno.

Il sindaco Cacciola si è presentato davanti al presidente della Provincia Baldi e all’ing. Platania con le idee molto chiare: il sindaco è rappresentante della comunità e può chiedere il ripristino della viabilità ordinaria di accesso al paese, non accontentandosi della scomoda alternativa della stretta, tortuosa strada della Piria.

Cacciola ha fatto chiaramente intendere l’evidente, grande disagio all’economia locale nonché i pericoli che corre la  scuola se perdurasse il blocco della strada provinciale. Ha rimarcato che “dal punto di vista giuridico non esiste una norma che vieti ad un Comune di contribuire alla sistemazione di una strada provinciale, con prestito o contributo a fondo perduto. La Provincia deve a questo punto dire sì o no se intende dare provvisoriamente incarico del Comune la gestione della strada, con limitazione della circolazione, redigendo una convenzione con tempi, oneri e responsabilità per entrambe le parti. Se Provincia e Regione possono incaricare il Comune da fare da stazione appaltante, delegando la progettazione, in contratto, l’esecuzione dei lavori”.

Su tutto il fatto emergente: il paese e i suoi abitanti non possono reggere ad una tempistica di lavori lunga.

Per questo si è deciso insieme, tenendo presenti i 700mila € provenienti dalla Regione (in virtù dell’inserimento dell’intervento in prima fascia provinciale com richiesto dall’ex sindaco Subbrero) ed i 300mila del Comune, di approntare un’analisi di rischio zonale e quindi di procedere ad un senso unico alternato da semafori, con new jersey e barriere a limitare la carreggiata. E con volontari a chiudere in caso di meteo avverso.

Anche il parcheggio sotto l’ultima curva potrebbe servire a bypassare uno dei punti più critici delle Fontane.

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