Per il Covid nuovi stili di vita e taglio degli sprechi

Acqui Terme. Acquisto di prodotti a minor impatto ambientale, taglio degli sprechi, interesse per le energie rinnovabili, dal riciclo alla sharing economy, alla mobilità più sostenibile: la pandemia spinge la svolta green nei comportamenti con 1 persona su 4 (27%) che acquista prodotti ecofriendly.

Una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del Pianeta, in linea con la ripresa della mobilitazione #fridaysforfuture.

Anche sul territorio alessandrino si sta vivendo una vera e propria svolta green nei comportamenti favorita anche dall’emergenza Covid.

Per migliorare la situazione ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ il 59% ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi sullo stile di vita. Se poi si guarda alle scelte che ognuno è disposto a fare per tutelare l’ambiente esiste una schiacciante maggioranza del 72% che sarebbe disposta a ridurre gli spostamenti in auto, scooter e motocicletta mentre più di 8 su 10 (82%) preferisce prodotti Made in Italy per sostenere l’economia, l’occupazione e valorizzare le risorse del territorio.

“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”, hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo nel sottolineare che si tratta di “una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.

Un obiettivo che dipende anche dalle scelte a tavola dove i consumi domestici di alimenti biologici raggiungono la cifra record di 3,3 miliardi per effetto di una crescita del 4,4% da giugno 2019 a giugno 2020.

Insieme al biologico cresce l’acquisto di prodotti locali a chilometri zero con più di 8 su 10 (82%) che preferiscono prodotti Made in Italy per sostenere l’economia, l’occupazione e valorizzare le risorse del territorio durante l’emergenza Covid.

“Il lockdown ha portato molte imprese agricole a individuare nuove soluzioni per superare le difficoltà logistiche e organizzative dei canali consueti orientandosi verso la vendita diretta, un risultato reso possibile grazie ai mercati dei contadini di Campagna Amica dove è possibile anche trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte”, hanno aggiunto Bianco e Rampazzo.

L’alta qualità dei prodotti più freschi, saporiti e genuini è la principale ragione di acquisto diretto dall’agricoltore per il 71%, seguita dalle garanzie di sicurezza e dalla ricerca di prodotti locali che salgono sul podio delle motivazioni seguite dalla convenienza economica, secondo l’Indagine Coldiretti/Ixè.

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