Pallapugno Superlega: Barbero Virtus Langhe – Araldica Castagnole 11-5

Dogliani. Immagini relative all’incontro di pallapugno, Superlega Fipap – Trofeo Acqua San Bernardo – Banca d’Alba, gara di ritorno della semifinale,  giocata nello sferisterio di Dogliani, nel pomeriggio domenica 11 ottobre, tra Barbero Virtus Langhe (Paolo Vacchetto, Nicholas Burdizzo, Gabriele Boetti, Roberto Drago, 5º giocatore Luca Taricco e Gabriele Chiarla, direttore tecnico Alberto Moretti e Mauro Raviola) e l’Araldica Castagnole (Massimo Vacchetto, Emmanuele Giordano, Emanuele Prandi, Enrico Musto, 5º giocatore Mario Bassino e Alessandro Voglino, d.t. Gianni Rigo) e  ha visto la vittoria dei padroni di casa per 11 a 5.

Incontro arbitrato da Giorgio Gili di Castellinaldo e da Giuseppe Fazio di Villanova Mondovì, di fronte ad un pubblico di poco superiore alle 250 persone.

Nel derby dei fratelli Vacchetto, anche nella gara di ritorno si è imposto il più giovane Paolo (24 anni) opposto al fratello maggiore Massimo (27 anni) pluricampione d’Italia (già vinti 5 scudetti nazionali). Nello scorso campionato i due fratelli vinsero tutto ciò che c’era da vincere in campo nazionale: a Massimo il campionato 2019 e a Paolo la Coppa Italia 2019 ed entrambi erano portacolori dell’Araldica Vini di Castel Boglione.

Incontro senza storia e grandi sussulti. Più in palla Paolo rispetto al fratello Massimo e di conseguenze anche le squadre: decisa ed entusiasta  quella locale, mentre la giovane quadretta dell’Araldica Castagnole, ha sentito la gara del dentro o fuori e non ha supportato il suo capitano.

Pubblico entusiasta per alcuni palleggi e scambi tra i due fratelli. Paolo parte forte e va sul 5 a 0, poi un gioco per Max e nuovo allungo della Virtus che va sul 6 a 2 e chiude la prima parte della gara alle 16.30 sul 7 a 3. Alla ripresa un gioco per parte 8 a 4, e poi 9 a 5 e chiusura di Paolo e compagni alle 17.30, sull’11 a 5. Cosa ha detto la gara che anche un campionissimo come Massimo, non al top, è battibile, ma difronte aveva il fratello Paolo, che è ormai da considerare tra i grandi, perché da due anni è il più forte in battura e al ricaccio, ora, ha più continuità e poi il suo pallone è forte e quando l’abbassa sono dolori. Paolo ha battuto sempre oltre i 70 metri, con momenti di continuità sui 75 e 77 metri.  E come lo scorso anno anche quest’anno dopo il riposo cresce sempre. Ora la finale con Bruno Campagno, ma anche se il roerino è in buona forma, se la deve vedere con un giocatore, che quest’anno ha raggiunto una continuità di gioco notevole e se batte come ieri renderà dura, se non impossibile la vita a tutti…

Nel prossimo campionato due dei 4 posti nelle semifinali sembrano già prenotati dai fratelli Vacchetto e fra qualche anno arriverà anche il più piccolo della nidiata di Giorgio Vacchetto: Alessandro, 14 anni, che è una via di mezzo fra la tecnica di Massimo e la potenza di Paolo. Al termine sui volti di papà Giorgio e di Alessandro la gioia velata dalla tristezza, di una vittoria ed una sconfitta in famiglia. Tanto che il giovane Alex al termine confessa sono di “m…, sto sempre troppo male in questi casi…”.

G.S.

Approfondimenti e servizi sulla Superlega Fipap su L’Ancora n. 38 in edicola giovedì 15 ottobre.

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