Silvano d’Orba. La conviviale del Rotary Club Ovada del centenario (presidente l’avv. Pier Luigi Orsi), svoltasi nella suggestione di Villa Bottaro a Silvano, era incentrata sulla “Mobilità delle persone nella provincia di Alessandria” con la partecipazione della Fondazione Slala (Sistema Logistico del Nord-Ovest d’Italia).
La Fondazione Slala è presieduta dal 2017 da Cesare Rossini che a Villa Bottaro è stato coadiuvato, per l’argomento riguardante la mobilità per la logistica dei passeggeri da Sandro Traverso, Giovanni Currado, Angelo Marinoni e per la parte delle merci da Nicola Bassi.
La Fondazione Slala, nata nel 2003 e trasformatasi nel 2019 in Fondazione di partecipazione ha integrato, al primo grande interesse per la logistica delle merci, quello della mobilità delle persone.
Il presidente di Slala Cesare Rossini, nel suo intervento iniziale, ha rimarcato l’importanza della collaborazione tra i soggetti privati e gli Enti pubblici ed i Comuni come Ovada nell’interesse della mobilità delle persone e della logistica delle merci. “La logistica sta cambiando e si va al digitale. Si lavora al servizio della Liguria e delle aree portuali di Genova e di Savona-Vado. Il Piemonte Sud Orientale deve mettersi a disposizione ed i liguri trovare interlocutori piemontesi pronti per sostenere la mobilità delle persone e la logistica delel merci.”
È seguito l’intervento del presidente della Commissione trasporti Slala Sandro Traverso, che ha sottolineato l’importanza della ricerca, con la collaborazione delle Università, per il progetto della mobilità delle persone tra le città del Piemonte (Alessandria, Asti ed i loro territori). Ha sottolineato anche la doppia via del trasporto di persone e di merci, su gomma e su rotaia.
L’arch. Currado: “I territori di Alessandria e di Asti sono luoghi ricchi di risorse naturali ma i loro residenti trovano difficoltà di spostamento e di collegamento, considerati i paesi in collina e la ferrovia a valle in pianura. Anche per questo Slala ha pensato di creare un nuovo sistema di mobilità interregionale tra il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. Ora come ora a costi maggiori di manutenzione delle linee ferroviarie si aggiungono maggiori tagli e per questo la maggior parte delle persone si sposta con la propria auto ma il periodo del Covid sta cambiando la situazione in favore di una maggiore residenzialità: per questo occorre integrare la ferrovia con l’autobus a vantaggio della popolazione residente.”
Gli altri interventi su L’Ancora in edicola giovedì 1 ottobre.