Ovada. È mancato Mario Ghiglione, all’età di 92 anni, di Pontedecimo, partigiano combattente.
Così lo ricorda Amelia Maranzana: “Ancora giovanissimo, a 15 anni scelse la via della montagna con i partigiani, con il nome di “Aria”. Così lo chiamarono per il suo fisico leggero, ancora da bambino.
“Aria” fece molta fatica ad aprirsi con Federico Fornaro che voleva scrivere un libro sulla sua brutta avventura di quegli anni, non ne aveva mai parlato prima. Ma alla fine uscì il libro “Aria di libertà”, da cui anche Giampiero Alloisio trasse uno spettacolo che portò in giro per l’Italia.
Da sempre Ghiglione trascorreva le sue estati a Castelletto d’Orba con la famiglia. Ed il Comune, riconoscente, gli conferì la cittadinanza onoraria.
Dopo il libro, “Aria” si aprì e girò sempre nelle scuole della provincia di Alessandria e di quella di Genova, a raccontare la Resistenza ai ragazzi, perchè non si perdesse la memoria di ciò che è stata ed ha rappresentato.
Aveva sempre negli occhi l’eccidio della Benedicta: dopo averlo picchiato a sangue, lo fecero assistere all’impiccagione di cinque partigiani suoi amici.”
“Aria” si salvò perchè troppo piccolo ma fu imprigionato fino alla fine della guerra di Liberazione.