Ovada. Da martedì 1 settembre il transito sulla A26 tra Ovada e Masone è di nuovo a pagamento. È stato infatti ripristinato il pedaggio, da cui in precedenza l’utenza era stata esonerata a seguito dei numerosi disagi patiti dal tratto.
La novità però non piace affatto ai sindaci del territorio ovadese e della Valle Stura, che hanno espresso la loro contrarietà. L’Unione dei Comuni Stura Orba Leira si è nuovamente appellata ad Aspi e al Ministero dei Trasporti, oltre anche agli assessori alle infrastrutture delle due regioni per vedere ripristinata al più presto la gratuità del tratto, “dal momento che l’attuale situazione è tutt’altro che priva di interruzioni e disagi, in previsione anche del corposo lavoro previsto sulle onduline”.