Nizza Monferrato. Sono due nicesi gli autori dell’omicidio dell’ex commerciante di oro e gioielli, Luciano Amoretti di Sanremo, assassinato nella tarda serata di sabato 1 agosto nella sua abitazione.
A compiere il delitto, come lui stesso ha immediatamente confessato, è stato M.Bonturi, nicese, 63 anni, molto conosciuto in città anche per aver aperto per un certo tempo un negozio di “compro oro”, che per ragioni di interesse, in seguito alla degenerazione di un litigio, ha colpito la vittima a più riprese con una mazzetta da muratore, gettata poi sulle rive del torrente Belbo a Nizza Monferrato con il cellulare dell’Amoretti.
L’altro nicese implicato, che avrebbe aiutato ed accompagnato il Bonturi, è G.Diotti, 50 anni, con un passato di tossico e di un tentato suicidio.
Scoperto il delitto, gli inquirenti, dalla visione delle videocamere, sono riusciti a risalire all’omicida, che nel frattempo era rientrato a Nizza con il complice, dove sono stati arrestati e portati in questura ad Asti.
Intanto nelle prime ore di lunedì 3 agosto sulle rive del Belbo, su indicazioni del presunto omicida, Vigili del fuoco e uomini della Mobile di Asti che collaboravano nelle indagini con quella della città ligure, provvedevano al recupero, con l’aiuto del metal detector dell’esperto, Vittorio Quaglia, appassionato nella ricerca di metalli, del martello e dei resti del cellulare della vittima.