Ovada. Nel fine settimana riaperte anche le Chiese cittadine e dei paesi della zona.
Un segno ulteriore del ritorno progressivo ad una nuova normalità, dopo la riapertura di bar e ristoranti.
Tutte le riaperture nel segno delle ultime disposizioni governative: distanziamento fisico, mascherina, uso di gel e disinfettanti, no a gruppi di persone o assembramenti.
Davanti alla Parrocchia domenica 24 maggio aderenti all’Associazione Nazionale Carabinieri hanno collaborato, con consigli e raccomandazioni ai fedeli, per la buona riuscita della celebrazione, cui ha partecipato un numero non elevato di persone.
Ai dehors dei bar cittadini (non tutti aperti) notati diversi giovani a bere l’aperitivo o un caffè, i primi consumati in un pubblico esercizio dopo due mesi e mezzo!
Ma non c’è stata ressa o code davanti ai bar del centro cittadino ed ancor meno ai ristoranti.
L’impressione colta dopo un giro nel centro città è quella di un timore peraltro legittimo degli ovadesi a rifrequentare come prima bar e Chiese, i cui accessi sono comunque limitati dai provvedimenti governativi. Ma su tutto forse c’è la preoccupazione di evitare ancora per un po’ ogni situazione potenzialmente rischiosa per la salute.