Acquese

Rocca Grimalda, un paese ostaggio delle frane e da salvare

Rocca Grimalda. Il paese altomonferrino, ricco di una storia millenaria e luogo di due avvenimenti annuali di fortissimo richiamo, il Carnevale (con la Lachera ed un gruppo ospite europeo)  e la sagra agostana della peirbuieira, è stato colpito molto pesantemente dalla drammatica alluvione del novembre scorso.

La strada delle Fontane, un chilometro in salita della Provinciale 199 che accede in paese da Ovada ed Alessandria, è chiusa al traffico e chissà per quanti mesi lo resterà ancora. L’instabilità del terreno continua ad arrivare dal versante ovest dove permangono diverse situazioni di non facile soluzione nei terreni privati che incombono sulle Fontane. A febbraio si era svolto un affollatissimo incontro con il sindaco (facente funzione) Giancarlo Subbrero, tanti residenti ed i tecnici della Provincia con il presidente Baldi, da cui erano emersi tempi lunghi (mesi o forse anni) per la riapertura delle Fontane e soprattutto l’ingente costo del ripristino, circa un milione di euro.

Ma la prolungata chiusura delle Fontane non è il solo problema del paese, conseguenza di un autunno disastroso. Il fatto che entro maggio si ripristinerà la strada di San Bernardino verso Villa Botteri, da solo non serve a normalizzare la situazione drammatica di un paese attivo ostaggio delle frane.

Ce ne sono diverse frane e rilevanti, a corona del centro storico, ricorda Subbrero: quella in fondo a via Torricella e sotto la Casa di riposo; l’altra proprio sotto la Chiesetta di Santa Limbania, monumento nazionale; la terza dall’altra parte del paese in via delle Grazie ed ancora una in via San Giovanni. Poi ci sarebbe la storica strada comunale delle Vecchie, bloccata e da rispristinare. Occorrerebbe quindi quasi un milione e mezzo di euro per togliere il paese dall’isolamento e dal pericolo sempre incombente di ulteriori frane nel suo concentrico, un costo proibitivo per le casse di Palazzo Borgatta.

Il Comune da tempo ha messo a disposizione dei tecnici della Provincia la documentazione complessiva della situazione frane e smottamenti, specie la perizia geologica, da cui si evidenzia una precarietà  davvero sconfortante con cui devono convivere i residenti in  paese (il Comune conta circa 1500 abitanti), appesantita non poco dalla situazione determinata dall’epidemia da coronavirus.

L’intervista al dott. Subbrero nel giornale cartaceo, in edicola giovedì 21 maggio.

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