Gli effetti sull’economia del lockdown sanitario: senza soldi nel giro di due mesi
Ovada. La situazione epidemica ha coinvolto pesantemente anche Ovada e la zona, sia in senso sanitario che economico-occupazionale.
Niente sarà più come prima: il post pandemia riserverà una città ed una zona più povere.
Il lockdown di più di due mesi ha messo in ginocchio molti e posto in superficie situazioni prima sotterranee. Spcialmente chi aveva lavoro non in regola ora deve registrare la mancanza di una fonte di reddito, gente passata nel giro di poco più di due mesi da un’attività comunque remunerativa alla mancanza di soldi per acquistare da mangiare.
Il Consorzio dei servizi sociali di via XXV Aprile è il punto di riferimento del progetto “SpendiAmoci”, cui partecipano i sedici Comuni della zona. Progetto consistente nella distribuzione di viveri derivanti dai fondi (ad Ovada e zona ne sono arrivati circa 150mila euro) destinati dal Governo all’emergenza alimentare. Soldi da usare come buoni-spesa presso negozi e supermercati.
Le domande dei capifamiglia per ottenere i buoni con cui mangiare sono state ben 675, l’equivalente di 1709 persone, come precisa Valentina Acquaroli del Consorzio.
Un numero molto superiore a quello di solito seguito dal Consorzio, poco più di un centinaio. Gli effetti della situazione epidemica hanno costretto centinaia di famiglie di Ovada e zona a chiedere aiuto al Consorzio per poter mangiare e tirare avanti.
Persone sospese dal lavoro o in cassa integrazione che non hanno ricevuto sussidii a marzo mentre ha ritardato ad aprile il bonus dell’Inps. Di gente che lavorava come badante o colf o disponeva di lavori saltuari ed occasionali probabilmente sufficienti a sbarcare il lunario. Ma prima c’è il lavoro nero…
Al progetto “SpendiAmoci” hanno aderito una settantina di negozianti (comprese Coop, Basko, Bennet, DiPiù, Lidl, Gulliver e Ipersoap), farmacie e macellerie, con il primo blocco di buoni-spesa da 25 euro dati ai capifamiglia dopo una valutazione della situazione del nucleo e non semplicemente moltiplicando i componenti per 25…