L’ANPCI chiede l’abolizione del limite di mandato per i Sindaci nei Comuni fino ai 5.000 abitanti

Terzo. L’Anpci (Associazione piccoli comuni italiani) propone l’abolizione del limite temporale per l’esercizio del mandato di Sindaco nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti o, in subordine, abolizione nei comuni fino a 5.000 abitanti.

L’Anpci, presieduta da Franca Biglio, storico sindaco di Marsaglia comune dell’alta Langa cuneese, nella lettera inviata alle massime cariche dello Stato, ai partiti politici e agli uomini politici più influenti,  sostiene, ci spiega il sindaco di Terzo delegato regionale per la Provincia di Alessandria dell’associazione, che

« Nell’attuale situazione emergenziale dovuta alla diffusione del contagio Covid-19, figurano in primissima linea i sindaci dei quasi 8.000 comuni, la maggior parte dei quali di piccola dimensione, che, nonostante le note difficoltà, stanno strenuamente fronteggiando nei propri territori l’avanzata del virus. Essi, tanto in qualità di Autorità sanitaria locale quanto di Autorità locale di Protezione civile, Pubblica Sicurezza ed Igiene Pubblico e, spesso nei comuni fino a 5.000 abitanti in qualità di responsabile dei servizi (sociali, amministrativi, polizia municipale o anche ragioneria ed uffici tecnici), sono stati chiamati ad azioni immediate per contenere il rischio di contagio a tutela dei propri cittadini. In pressoché tutti gli enti, i sindaci hanno attivato o preallertato i COC (Centri Operativi Comunali) da essi stessi presieduti».

« Ed ora che sta iniziando la Fase 2, – continua Grillo – Tale situazione potrebbe determinare le condizioni per un ripensamento, allo stato attuale, della normativa vigente che prevede un limite temporale per l’esercizio del mandato dei Sindaci».

E infine conclude la lettera «Nei Comuni fino a 1.000  risulta addirittura fondamentale un intervento teso a superare ogni limitazione anche perché non essendo previsto alcun obbligo della sottoscrizione delle liste dei candidati, si fa concreto il rischio e pericolo di liste presentate da forestieri estranei alla comunità senza alcun tipo di  controllo con tutte le nefaste conseguenze del caso.

Rinunciare, obbligatoriamente per legge e non per mancanza di consenso, alla professionalità di migliaia di sindaci, comporterebbe inevitabilmente la dispersione di un ingente patrimonio di esperienze amministrative.

Si ritiene quanto mai opportuno proporre l’abolizione dei limiti temporali per l’esercizio del mandato di sindaco nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, in subordine abolizione del limite nei Comuni fino a 5.000 abitanti.

Per tutte queste comunità sarebbero garantite situazioni di tranquillità e sicurezza, rimettendo esclusivamente in capo ai cittadini la volontà di riconfermare o meno il Sindaco uscente».

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