Chiuso il Pronto Soccorso dell’Ospedale, per sostenere Tortona
Ovada. Conferenza stampa urgente del sindaco Paolo Lantero nella tarda mattinata di venerdì 6 marzo a Palazzo Delfino.
Un sindaco molto contrariato in quanto l’Unità di crisi regionale ha deciso nel tardo pomeriggio del 5 marzo la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile (e della relativa tenda esterna di pre-triage) per trasferire tutto il personale del Pronto all’Ospedale di Tortona, nuovo centro regionale per la cura al Covid-19, al fine di sostenerlo.
Lantero ha ribadito che “in città non c’è alcun caso di coronavirus”; una donna ovadese è in cura all’Ospedale di Acqui dove già si trovava per una frattura ed i suoi familiari si trovano in autoisolamento.
Lantero ha chiesto alla Regione di spostare il 118 dalla Croce Verde all’Ospedale Civile “per avere un presidio sanitario immediato” ed è in contatto con il deputato Federico Fornaro, presidente del gruppo Liberi e Uguali in Parlamento e Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, per rapportarsi così con la Regione sull’evoluzione della situazione.
Il sindaco di Ovada si rammarica perché i sindaci della zona “sono stati esautorati dal percorso informativo e di gestione (un po’ come è successo a Tortona,ndr) in quanto sono loro che veicolano informazioni autorevoli per chiarire in ogni caso l’attualità della situazione e anche per tranquillizzare le persone. Non è il momento di fare polemiche ma chiedo alla Regione di ripensarci sul Pronto Soccorso e di non fare scelte senza il nostro contributo”. Per la riapertura del Pronto di Ovada potrrebbe trattarsi du qualche giorno.
Il Centro operativo comunale (C.o.c.) coordinato da Andrea Morchio, con il sindaco alla conferenza stampa in Comune, in ogni caso è attrezzato per fronteggiare ogni emergenza pratica sul territorio ovadese.
Per tutto il resto Lantero sottolinea di attenersi alle disposizioni generali e specifiche, emanate dallo Stato e dalla Regione.