Acqui Terme. “Non sono solo i nostri più straordinari alleati ma anche i testimonial migliori. Sono i consumatori che, assieme ai nostri produttori ci stanno mettendo la faccia con #MangiaItaliano per sottolineare come il cibo vero made in Italy vada sempre difeso, soprattutto in momenti di difficoltà come quello che sta attraversando il nostro Paese. Tutto viene messo in discussione ma non possono essere messi in discussione i nostri valori, la nostra tradizione e il nostro cibo. Noi sappiamo qual è il cibo buono e il cibo giusto, sappiamo da dove viene e chi lo produce, non possiamo sbagliarci”.
Con queste parole il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco ha presentato quanto si sta facendo, anche a livello provinciale, per superare, tutti assieme, questo momento di criticità a causa del Coronavirus.
È nata così, accanto a #lacampagnanonsiferma, la campagna social #MangiaItaliano per dire che il nostro cibo è, e rimane, un cibo sano, sicuro, garantito e di qualità!
La mobilitazione #MangiaItaliano vedrà coinvolti mercati, ristoranti, agriturismi ma anche le industrie e le strutture commerciali più virtuose del settore, colpite ingiustamente da una dura emergenza: l’iniziativa riguarderà tutti i mezzi di comunicazione, a partire dai canali social.
“Per questo chiediamo a tutti di dare un segnale importante: fate anche voi un video, come stanno già facendo i cittadini nei nostri mercati e agriturismi, e postatelo sulle vostre pagine taggando Campagna Amica. Fatelo mentre cucinate, o mangiate con la vostra famiglia o mentre fate la spesa da noi o soggiornate nelle nostre strutture. Uniamo le forze per dire tutti #MangiaItaliano – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – per dare un contributo di speranza e positività e aiutare a ricreare il clima di fiducia e di tranquillità, venuto meno con il diffondersi del Coronavirus”.
Perché “L’Italia fa bene”, come recita lo slogan promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, condiviso e appoggiato da Coldiretti, per promuovere i prodotti italiani perché non è accettabile che qualcuno approfitti della situazione per legittimare pratiche di concorrenza sleale: il disgustoso video francese sulla pizza italiana andato in onda su Canal plus è solo la punta dell’iceberg di comportamenti che mirano a screditare il Made in Italy.
Quanto sta avvenendo negli agriturismi, che denunciano il 60% di disdette delle prenotazioni, assieme alla paralisi delle esportazioni impongono coraggio e una strategia condivisa tra Regioni e Unione Europea per uscire presto dalla crisi: in alcuni Paesi vengono addirittura chieste insensate certificazioni sanitarie “virus free” .