Ovada. Una delibera di Giunta, comune per tutti i paesi della zona, per costruire una rete di attività nel settore turistico.
I dati forniti dall’ufficio del turismo di via Cairoli 107 ben fotografano la realtà: sono stati 2800 i passaggi, da gennaio ad agosto scorso, allo sportello dello Iat. I turisti nel 15% dei casi sono stranieri e varie le domande poste alle due operatrici Elisa e Mara: manifestazioni, tradizioni, cultura le richieste più frequenti che spingono i visitatori a recarsi in zona.
Il territorio, negli ultimi anni, ha deciso di puntare sul proprio prodotto bandiera, il vino, per promuoversi e farsi conoscere all’esterno. È stata una strategia chiara che ha ottenuto ottimi risultati e la creazione di una governance locale è il secondo passaggio di questo disegno d’insieme. Dallo scorso maggio l’Ufficio di via Cairoli è stato oggetto di un importante restyling, che lo ha reso più accogliente e più utile allo scopo per cui era stato previsto.
Successivamente si è messo mano alla convenzione tra Pro Loco ed Enoteca Regionale, che gestiscono l’Ufficio coi Comuni della zona, per far emergere il ruolo sovralocale di questo servizio che tutti i sindaci zonali ritengono importante e che vogliono utilizzare in modo sempre più efficace.
Il difficile autunno dell’Ovadese ha rallentato il processo di riorganizzazione del settore ma è soprattutto dai paesi più colpiti, come ad esempio Castelletto d’Orba, che è partito il desiderio di utilizzare le potenzialità turistiche per un rilancio complessivo della zona.
Eleonora Carbone, assessore al turismo di Castelletto, è stata una delle promotrici della delibera congiunta…
L’approfondimento nel giornale cartaceo, in edicola giovedì 30 gennaio.