La Cia regalerà all’astigiano almeno un defibrillatore all’anno

Canelli. La morte improvvisa colpisce in Italia circa 70.000 persone all’anno, e riconosce come causa più frequente l’arresto cardiaco da infarto del miocardio. Un numero enorme di decessi e di lesioni cerebrali gravissime, che tuttavia può essere ridotto di molto se viene attuato un intervento di soccorso, a condizione però che sia estremamente precoce.

Alla luce della situazione appena descritta e del ruolo di presidio non solo agroambientale, ma anche sociale, che la Cia di Asti intende svolgere nei prossimi anni sul territorio, la Confederazione ha deciso di dare vita ad un progetto che prevede l’installazione in luoghi particolarmente frequentati del capoluogo e della provincia, a cominciare da quelli di maggior interesse per le attività agricole, di almeno un defibrillatore all’anno. Al contempo la Cia astigiana sarà punto di riferimento per l’organizzazione di corsi di formazione per operatori in grado di utilizzare in modo appropriato i defibrillatori.

Il primo defibrillatore verrà essere sistemato nei pressi della sede provinciale di Piazza Alfieri 61 ad Asti, sotto i portici Anfossi.

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