Le crisi cicliche dei Pronto Soccorso e la soluzione del MoVimento 5 Stelle
Cairo M.tte. Per far fronte alla crisi che attraversano i Pronto Soccorso in periodi di maggiore afflusso di pazienti una soluzione ci sarebbe. È quanto sostiene Alice Salvatore del MoVimento 5 Stelle che accusa un boicottaggio da parte della Regione Liguria.
«A dicembre scorso ho presentato un Ordine del Giorno per risolvere il problema che affligge tutti gli anni i Pronto Soccorso liguri. – dice la Salvatore – Unità di crisi programmatiche, con un numero di posti letto sufficiente. Questa la soluzione tanto semplice quanto negata dalla maggioranza. Possiamo e dobbiamo attivare con largo anticipo le unità di crisi in previsione del regolare aumento dei ricoveri dei periodi di maggiore afflusso. Sarebbero oltre 40 posti letto in più, medici, infermieri, operatori sociosanitari necessari al compito importante e fondante di un Pronto Soccorso. I periodi di emergenza sono ciclici e sono sempre gli stessi: principalmente in inverno, con l’aumento di influenze e raffreddamenti, e ad inizio estate, con il caldo. Le emergenze non arrivano a caso. Si possono gestire se ci si attiva in tempo».
Ci sono tuttavia emergenze che arrivano a caso, come la recente, devastante alluvione. Il problema, e sicuramente la stessa Alice Salvatore ne è consapevole, è molto più complesso. C’è soprattutto la endemica mancanza di personale che non dipende soltanto dalla volontà o meno di assumere. È risaputo che non si trovano facilmente le figure professionali indispensabili per un Pronto Soccorso funzionate. La decisione dell’Asl di assumere a contratto professionisti già in pensione la dice lunga sulla situazione della sanità ligure.
Sarebbe interessante conoscere con precisione le modalità con cui verranno assunti o tenuti in servizio gli operatori sanitari del Pronto Soccorso Cairese che a presto verrà ripristinato.
Alice Salvatore, nel suo intervento, non manca comunque di plaudire allo spirito di abnegazione e alla professionalità del personale medico e infermieristico che spesso supplisce alle carenze del sistema: «La mia gratitudine va a tutti gli operatori della sanità, – dice la Salvatore – quelli che la mattina si alzano e lavorano anche dieci ore al giorno per aiutare il prossimo. Da chi si occupa della pulizia a chi opera in chirurgia, uno importante come l’altro, ognuno che dà il 150% della propria vita per fare un lavoro che aiuta chi è in un momento di pericolo o di difficoltà fisica».
Al tempo stesso la rappresentante dei 5Stelle stigmatizza il comportamento di chi può fare e non fa: «Chi può dare felicità e sollievo e invece rinchiude la vita delle persone dentro angoli bui determinati dalla gestione numerica delle persone. Far diventare le persone dei numeri, dei dati da snocciolare davanti ai microfoni, delle statistiche. È questo che non perdono a chi oggi la sanità ligure la rende un luogo di sofferenza».
Alice Salvatore conclude con un’accusa nei confronti della politicizzazione della sanità: «La soluzione ad ogni problema c’è, si fa a prescindere da chi la propone. Si è in politica per fare il bene comune e quando un’azione semplice e possibile può rendere la vita più facile a chi ha bisogno di cure mediche, si mette in atto, subito. Non si fanno giochi di partito sulla nostra vita».
PDP