Acqui Terme. A meno di un mese dall’alluvione che ha colpito l’Alessandrino i fondi per la ricostruzione arrivano sul territorio e le opere urgenti possono partire. Dopo la dichiarazione del governo di ‘stato di emergenza’, ottenuta il 14 novembre, il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borelli ha infatti firmato l’ordinanza che assicura i primi 17 milioni per i lavori di somma urgenza.
Dopo il sopralluogo alle aree colpite il 22 ottobre scorso, Borelli è sempre stato in contatto con la Regione per velocizzare il più possibile l’iter, facendo così sentire una forte e concreta vicinanza al territorio.
L’ordinanza nomina il presidente della Regione Alberto Cirio Commissario delegato per fronteggiare l’emergenza: resterà in carica al massimo per un anno, ovvero per la durata dello stato di emergenza, predisporrà il piano degli interventi di soccorso e di assistenza alla popolazione oltre che degli interventi urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità. Il piano, inoltre, riguarderà il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture, la gestione dei rifiuti e del materiale vegetale alluvionale, oltre alla garanzia della continuità amministrativa del territorio interessato.
Tra le misure previste dall’ordinanza è da sottolineare la sospensione dei mutui. I soggetti titolari dei mutui relativi agli edifici sgomberati hanno infatti diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari, fino all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza, una sospensione delle rate dei medesimi mutui, optando tra sospensione intera quella della sola quota capitale.
Confermato l’utilizzo di 17 milioni di euro, da assegnare ai soggetti del tessuto economico e sociale del territorio e ai nuclei famigliari la cui abitazione principale è stata distrutta in tutto in parte oppure sgombrata. Regola inoltre la gestione dei materiali litoidi rimossi per interventi diretti a prevenire situazioni di pericolo, introducendo anche la possibilità di cessione dei materiali rimossi a compensazione dei costi di trasporto e delle opere idrauliche ai realizzatori degli interventi stessi.