Al Santo Spirito: “Internet, social network e minori: pericoli e contromisure”, incontro con Umberto Rapetto
Telefonini e Internet ci regalano ogni giorno qualche interessante novità, ma sempre più spesso sono fonti di grande preoccupazione. Le tecnologie – troppo facilmente a disposizione dei bambini e dei giovanissimi – prospettano uno scenario poco rassicurante e non sempre si ha modo di affrontare queste tematiche così da conoscere i contorni non solo del prossimo futuro ma anche e soprattutto di un già difficilissimo presente.
Cyberbullismo, pedopornografia, dipendenza patologica dai dispositivi di intrattenimento multimediale, violenza psicologica e istigazione alle condotte più reprensibili: l’elenco dei problemi innescati dal “progresso” potrebbe – purtroppo – continuare all’infinito senza lasciare spazio a quelle risposte che qualunque genitore vorrebbe avere a disposizione per saper di contare almeno su qualche piccola “contromossa”.
Il tema sarà oggetto di una interessante conferenza che, all’Istituto Santo Spirito di Acqui Terme alle 20,45 di venerdì 22 novembre, vedrà protagonista qualcuno che oltre vent’anni fa (nel 1997 a voler esser precisi) pubblicava il libro “Genitori, occhio a Internet” anticipando tanto i timori quanto i suggerimenti su un orizzonte che sembrava distante e improbabile.
A guidare il pubblico in un articolato percorso – in cui si alternano pericoli, angosce, consigli e possibili rimedi – sarà un acquese che, da anni, discorre di questi argomenti in televisione, in radio e sui giornali. Umberto Rapetto, generale della Guardia di Finanza ora in congedo, è stato uno dei precursori della lotta al crimine informatico e ha creato e comandato per dodici anni il Gruppo Anticrimine Tecnologico delle fiamme gialle (il GAT con cui, tra i mille brillanti risultati, ha catturato persino gli hacker che avevano violato i sistemi informatici del Pentagono e ha recuperato i dati dei computer di bordo della nave Concordia che hanno portato alla condanna di Francesco Schettino).
Rapetto – che ha lasciato a soli 53 anni la GdF non accettando la sua rimozione dal vertice del GAT a seguito della non gradita scoperta dello scandalo delle slot machine (con la sbalorditiva sanzione di oltre 90 miliardi di euro mai riscossa dall’Erario) – è stato poi Consigliere strategico di Franco Bernabè e Group Senior Vice President di Telecom Italia.
Tre lauree, oltre cinquanta libri pubblicati (gli ultimi tre con Rizzoli), docente universitario, iscrizione ormai trentennale all’Ordine dei giornalisti e più di tremila articoli pubblicati sui più importanti quotidiani e periodici nazionali, oggi è a capo della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity (che si occupa di sicurezza hi-tech) ed è Consigliere di amministrazione di Olidata SpA e di FUGEN Private SIM SpA. Vicepresidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino, è figura mediatica di indubbio spicco: ha condotto su Rai Due “Il Verificatore”, è stato coautore di “Segreti Pop” su Rai Uno, è presenza fissa a “Mi manda Rai Tre” e in altri programmi che sul piccolo schermo approfittano della sua competenza e della sua chiarezza espositiva per trattare le spigolose sfaccettare del nostro vivere immersi tra mille arnesi digitali e alle prese con fregature, sospetti e apprensioni che ne derivano.
L’incontro – che riserva spazio alle domande di genitori ed educatori che intendono evitare un ruolo passivo dinanzi a questa vera e propria emergenza – offre la possibilità di fare una ricognizione completa dei rischi attuali e di quelli che già si affacciano prepotentemente nell’indifferenza della collettività.