Sei studenti del “Barletti” per tre mesi in Irlanda, Spagna e Germania

Ovada. Sabato 12 ottobre sono rientrati ad Ovada i sei studenti del “Barletti” vincitori della borsa di studio finanziata dalla Fondazione CRTnell’ambito del progetto “Talenti neodiplomati.”
Erano partiti il 20 luglio e hanno trascorso un periodo di 12 settimane all’estero in cui hanno svolto un’esperienza di tirocinio post diploma orientato allo sviluppo di competenze trasversali per favorire l’accesso al mondo del lavoro.
Provenienti da indirizzi diversi dell’Istituto, sonostatiselezionati in base ai criteri indicati dal bando e nei diversi Paesi europei (Irlanda, Spagna e Germania) dove sono stati destinati hanno svolto mansioni anche non in linea con la specificità del corso che hanno frequentato.
I sei studenti sono Riccardo Pastorino, Agnese Cavanna, Federico Marchelli, MarcoLeppa, Martina Staniczek ed Elisa Pesce.
Riccardo Pastorino, proveniente dall’indirizzo agrario, ha lavorato come di cameriere e barman in un hotel di Malaga. Con lui in Spagna ha condiviso la sistemazione in famiglia Agnese Cavanna del Liceo Scientifico opzione Scienze applicate, che si è dedicata alla cura di bambini in fasce in un asilo nido privato. Azienda metalmeccanica e macchine a controllo numerico hanno occupato il tempo di Federico Marchelli e Marco Leppa a Berlino, entrambi provenienti dall’indirizzo Meccanica e Meccatronica, mentre a Cork in Irlanda Martyna Staniczek di Amministrazione Finanza e Marketing ha trovato impiego in uno studio associato di commercialisti ed Elisa Pesce di Agraria ha svolto l’attività di stage in un albergo. Entusiasti dell’esperienza si sono ritrovati lunedì mattina nell’ufficio del dirigente scolastico Felice Arlotta, da cui sono stati accolti calorosamente con un party di benvenuto. Questo incontro ha fornito l’occasione ai responsabili del progetto di raccogliere impressioni e commenti a caldo di un’esperienza nuova per l’istituto.
Le voci del bilancio sono state unanimi: si è trattato di un’esperienza di vita grazie alla quale hanno potuto ampliare i loro orizzonti, hanno acquisito autonomia e senso di responsabilità, sono stati in grado di affrontare e di risolvere le situazioni di criticità . “Non è sempre stato facile” dicono Marco Leppa e Federico Marchelli che si sono trovati catapultati dalla piccola realtà Ovadese in una metropoli quale Berlino “soprattutto per la lingua perché non abbiamo mai studiato tedesco ed è una lingua difficile, ma con le basi di inglese siamo riusciti a sopravvivere e a comprendere uno stile di vita e abitudini molto diverse dalle nostre”.
Martyna e Elisa “in Irlanda ci siamo sentite a casa perché la gente è molto accogliente e disponibile al dialogo, perciò anche la nostra conoscenza della lingua è decisamente migliorata”. Ordine, pulizia ed efficienza è il profilo di Malaga delineato da Agnese, mentre Riccardo sostiene che non vede nel suo futuro un lavoro da barista, ma l’esperienza spagnola gli è stata preziosa per comprendere le reazioni e il punto di vista di chi si occupa di servizi rivolti al pubblico. Alla domanda “Per il futuro chi pensa di tornare a lavorare dove siete stati?” La risposta è stata una alzata di mano condivisa da tutti i partecipanti, forse l’unica criticità un po’ di nostalgia per gli affetti familiari a casa.