Diocesi

Anche il Vescovo Testore alla Solennità Patronale N.S. Addolorata di Camogli

Tradizionalmente la solennità patronale di N.S. Addolorata a Camogli si è sempre celebrata la terza domenica di settembre; quest’anno tuttavia, essendo in concomitanza il Festival della Comunicazione, è stato deciso di posticipare la festa di una settimana.

Le celebrazioni hanno avuto così inizio giovedì 19 nel pomeriggio con la S. Messa vespertina celebrata da Don Stefano Moretti, Padre Spirituale del Seminario Diocesano e preceduta da un’ora di Adorazione Eucaristica durante la quale si è pregato in modo particolare per le vocazioni.

Il venerdì successivo, sempre in Oratorio, Don Francesco Mortola ha celebrato la S. Messa in ricordo ed in suffragio delle Consorelle e dei Confratelli defunti.

Sabato 21 nel pomeriggio la Confraternita di N.S. Addolorata ha ricevuto Monsignor Luigi Testore, Vescovo di Acqui Terme che ha celebrato la S. Messa Pontificale.

All’inizio della sua omelia Monsignore ha ricordato il suo illustre predecessore S.E. Disma Marchese che fu originario proprio di Camogli e Vescovo di Acqui dal 1901 al 1925.

Prendendo poi spunto dalla Prima Lettura (Isaia 53, 1-5. 7-10), Monsignore ha sottolineato come la profezia in essa contenuta, facilmente collegabile a Gesù sulla Croce, certamente fosse nota a Maria che trovò in essa un aiuto a vivere e superare il momento drammatico della crocifissione di suo Figlio a cui ha fatto riferimento il Brano Evangelico (Giovanni, 25-27).

Ai piedi della Croce Maria resta in silenzio, non dice nulla e si lascia affidare al discepolo Giovanni; Gesù però dice anche “Donna, ecco tuo figlio” ed è questo che fa di Maria la madre di tutti i discepoli e anche nostra. Inoltre, come Lei ha donato Gesù al mondo, anche noi come Chiesa siamo chiamati a donare la presenza di Gesù al mondo.

La presenza di Maria che anima costantemente il cammino della Chiesa ci permette di capire che cosa voglia dire annunciare la speranza del Vangelo, essere cristiani e portare nel mondo la presenza di Gesù.

Al termine della S. Messa si è svolta la processione con l’arca della Madonna Addolorata che ha visto, oltre che ad un discreto numero di fedeli, la partecipazione di parecchie confraternite ospiti, alcune delle quali con i loro artistici crocifissi: N.S. Del Carmine di Sestri Levante, Bianchi di Rapallo, N.S. del Suffragio di Recco, Sant’Erasmo di Sori, N.S. di Montallegro di Canepa di Sori, Santa Maria Immacolata di Sussisa, Santa Maria Assunta di Nervi, San Bartolomeo delle Fabbriche di Voltri e Bianchi di Gavi.

La processione si è conclusa sul Piazzale del Boschetto dove Monsignor Testore ha impartito la solenne benedizione ai fedeli con la Reliquia della Madonna.

Infine, la Banda “Città di Camogli” ha concluso la giornata con il tradizionale concerto sul Piazzale.

La domenica successiva l’evento principale è stato la S. Messa solenne del mattino celebrata dal novello sacerdote Don Enrico Litigio, il più giovane della diocesi e ordinato appena tre mesi or sono.

Durante la sua omelia Don Enrico ha inizialmente commentato il non facile brano evangelico dell’”Amministratore disonesto” proposto dalla liturgia (Luca 16, 1 – 13) per poi fare anche una breve meditazione sull’Addolorata ricordando come Dio, incomprensibilmente, abbia scelto la sofferenza come via di salvezza. Grande sofferenza che ha provato sia Maria sotto la Croce sia Gesù sulla croce, pagando per tutti i peccati dell’uomo ma offrendo così la salvezza a tutti coloro che vorranno accoglierlo ed accettarlo.

Le celebrazioni si sono concluse nel pomeriggio con il Canto del Vespro, la Benedizione Eucaristica e la S. Messa vespertina.

Va sottolineato come ultima, ma importante nota, che per tutta la durata dei festeggiamenti il piazzale è stato abbellito con coccarde e palloncini dai fedeli residenti al Boschetto e dintorni. Senz’altro un segno ed una bella testimonianza di quanto ancora sia sentita questa solennità.

Alessandro Mortola

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