Il sindaco Lantero sull’Ospedale, la biglietteria ferroviaria e la Saamo
Ovada. A colloquio con il sindaco Paolo Lantero su biglietteria ferroviaria, Ospedale Civile e Saamo.
La biglietteria ferroviaria, chiusa da giugno: chi ha bisogno del biglietto per salire sul treno, o si arrangia con il distributore automatico in Stazione oppure va in alcuni esercizi cittadini, come le ricevitorie del Lotto o le Agenzie di viaggi.
È assai duro il sindaco con TrenItalia: alla sua richiesta di chiarezza sulla situazione della biglietteria e sulla possibilità di una sua riapertura, si è sentito rispondere in modo troppo generico da un funzionario..
“Inaccettabile, si richiede il ripristino di un servizio, non un surrogato”, in riferimento alla possibilità di fare il biglietto non in Stazione.
L’Ospedale: “Non ci sono medici anestesisti; c’è carenza di radiologi e di fisioterapisti e negli ambulatori si sente la mancanza o l’eccessiva riduzione degli specialisti. Ogni giorno è una battaglia continua… Perché Ovada e gli ovadesi devono essere penalizzati, a fronte invece di Novi, Tortona, Acqui o il capoluogo di provincia e di regione? È una questione di equità, devono garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini della provincia o della regione!”
La Saamo, problema cittadino rilevante: l’azienda di trasporto è in crisi di liquidità da anni e periodicamente emerge la preoccupazione anche sul futuro dei suoi dipendenti (una ventina).
“I Comuni della zona stanno facendo pervenire la somma per cui si sono impegnati, nell’ottica della salvaguardia dell’azienda. L’amministratore unico ing. Sciutto procede nel piano di ristutturazione e presto ci sarà un momento di verifica per fare il punto della situazione e di ciò che funziona e di quello che invece è da rivedere.”
Palazzo Delfino, competente per il 36% delle sorti dell’azienda e del suo ripianamento, ha versato la somma di 89mila euro quale prima tranche. La seconda, un po’ meno, sarà versata nel 2020.