Valle Stura
Masone: inaugurata nuova ambulanza Croce Rossa
Masone. Martedì 13 agosto, a Masone, è stata inaugurata la nuova ambulanza del locale Comitato di Croce Rossa, intitolata al già presidente Giuseppe Ottonello, per tutti Pinuccio. L’inaugurazione, alla quale hanno partecipato le autorità comunali, il Presidente dell’Unione di Comuni Stura, Orba e Leira, Katia Piccardo, il Presidente del Comitato CRI di Rossiglione, Bruno Pastorino, il rappresentante del Comitato di Campo Ligure, Rosi, e il Consigliere nazionale Massimo Nisi, ha coinvolto anche un altro mezzo, donato dagli eredi di Maddalena Pastorino.
Sorprende e rischia di essere anche un pò ridicolo che per mettere in rilievo la donazione del Doblò si utilizzi un linguaggio piu consono ad un incidente stradale . C’ è da chiedersi se il mezzo citato abbia “causato” tanti danni … Certo donare un doblò non avrà la stessa valenza di un ambulanza …ma evidentemente il presidente della CRI di Masone non ha compreso la fatica che 3 eredi (e non “gli eredi” tutti) di Pastorino Maddalena hanno dovuto affrontare per pemettere questa donazione che a quanto pare non è stata poi così apprezzata dalla CRI di Masone.
Non penso che Il Presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana di Masone non abbia compreso la generosita’ e l’ impegno che contraddistinguono le donazioni. Ricordo che e’ il responsabile di un gruppo di volontari che sacrificano, gratuitamente, parte del loro tempo libero ad aiutare altre persone che chiedono un aiuto. Quindi sono convinto che apprezzi in ugual misura chiunque, in qualsiasi modo, lo aiuti a perseguire l’ obiettivo di Croce Rossa.
Devo pero’ darvi ragione su come e’ stato scritto l’ articolo. Suppongo pero’ che sia stato un approccio superficiale da parte del giornalista e non una diretta espressione del Presidente.
Nessuno mette in dubbio o non riconosce il tempo e le energie che i volontari, come quelli della Croce Rossa di Masone, impiegano ogni giorno gratuitamente per aiutare gli altri. È anzi alla base di queste considerazioni e apprezzamenti che abbiamo deciso di indicare questo ente come beneficiario della somma scaturita al termine di una vertenza legale nella quale noi abbiamo dedicato tempo e impegno importanti sotto vari aspetti. Il fatto che il presidente della CRI, pur sapendolo, continui a sorvolare indicando, prima su facebook e ora qui, “generici eredi” rivela poca attenzione rispetto all’mpegno che “alcuni eredi di Maddalena Pastorino” e non “tutti gli eredi” hanno voluto e saputo metterci. Per il resto non crediamo si sia trattato dell’approccio un po’ superficiale del giornalista, ma semplicemente di quanto quest’ultimo ha percepito, perché purtroppo ció che è scritto in questo articolo rispecchia esattamente quello che abbiamo percepito noi durante l’ inaugurazione.
Ho letto l’ulteriore articolo sull’argomento nel nuovo numero di questa settimana. È incredibile come, essendo a conoscenza dei fatti relativi alla donazione del Doblò, la realtà delle cose risulti molto diversa da quella esposta nell articolo. Forse l’ approccio di chi lo ha scritto e/o raccolto le informazioni è stato davvero superficiale o forse qualche fonte in particolare non gradiva fosse scritto sul giornale come sono andati realmente i fatti. Oggettivamente, con rammarico, almeno per questo caso è una vergogna!