Acqui Terme. A Torino presso la sede dell’ITC ILO si è svolto il seminario conclusivo del progetto europeo Hunt For Europe, che attraverso la partecipazione a un gioco interattivo, propone l’apprendimento di una o più lingue straniere e il confronto tra le differenti culture dei partecipanti.
Il progetto è stato finanziato dal programma ERASMUS + e i partner internazionali che vi hanno partecipato sono 7: oltre a EnAIP Piemonte, anche VIFIN (Danimarca), Die Berater (Austria), Wisamar (Germania), Centre 4 Education (Spagna), Vardakeios School of Hermoupolis (Grecia).
Ieri mattina Luca Sogno, Presidente di EnAIP Piemonte, ha dato il via agli interventi sottolineando come Hunt For Europe sia stato “un progetto stimolante, che parte dall’idea che l’integrazione si basa sullo scambio linguistico. Comprendere una lingua – ha aggiunto- oggi più che mai è necessario nell’ottica di un’unità e di un’identità europea. L’interattività e il gioco sono due fattori che hanno permesso al nostro Ente di accrescere le capacità di fare didattica e di adeguare la formazione alle nuove tecnologie”.
A seguire Thomas Kryger Hansen, di VIFIN, ha presentato il videogame, suddiviso in un libro interattivo, formato da 25 lezioni per ciascuna delle lingue disponibili, e da una serie di elementi narrativi, che prevedono l’avvicendarsi di una storyline diversa per ogni personaggio di ogni nazione partner. All’interno della tavola rotonda, cui hanno partecipato i rappresentanti dei partner di progetto, sono stati presentati i personaggi che guideranno il fruitore del corso alla scoperta della lingua straniera e della cultura del rispettivo paese.
“Si tratta di un mix tra l’apprendimento della lingua e l’apprendimento di aspetti della vita quotidiana, usi e costumi di un paese, nell’ottica di un’integrazione totale” – ha affermato Francesca Costero, di EnAIP Piemonte.
Interessante l’intervento di Marco Mazzaglia, videogame evangelist di Mixedbag, che ha spiegato come un videogame può trasformarsi in un ottimo strumento di apprendimento: i videogiochi “ricreano un’esperienza ottimale con un giusto livello di stress, che permette al giocatore di sfruttare le sue competenze al massimo. Tutto sta nel portare il grado di sfida a un giusto equilibrio, tale da far sì che il giocatore raggiunga uno stato ottimale per raggiungere il suo obiettivo, in questo caso apprendere una lingua straniera. Nei videogiochi questo si realizza attraverso la creazione di meccaniche di gioco, di interazioni, e grazie al fatto che il giocatore acquista a mano a mano un grado sempre più elevato di autonomia”.