Comunicato stampa Legione Carabinieri Liguria compagnia di Cairo Montenotte

Cengio. I Carabinieri della Stazione di Cengio, in collaborazione con personale dell’Aliquota Radiomobile di Cairo Montenotte, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di presso il Tribunale per i minorenni di Genova  H.K, 17enne di origini marocchine residente a Vercelli per i reati di Resistenza a Pubblico Ufficiale o incaricato di pubblico servizio, danneggiamento aggravato ed interruzione di Pubblico Servizio. Il provvedimento è stato adottato a seguito delle indagini avviate nella tarda mattinata di ieri quando un treno partito da Savona e diretto a Torino è rimasto fermo nella stazione ferroviaria di Cengio a causa di una aggressione a due ispettori del servizio antifrode di Trenitalia che hanno trovato al bordo del treno il ragazzo privo di titolo di viaggio. Quando lo hanno inviato a scendere dal treno i due controllori sono stati aggrediti dal giovane che dopo una colluttazione e sceso dal vagone ha scagliato una pietra mandando in frantumi il vetro di una delle porta del treno ferendo uno dei due controllori e dileguandosi per le vie di Cengio. Sul posto sono giunti i Carabinieri della Stazione di Cengio, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cairo e personale della Croce Rosa che ha provveduto ad accompagnare i due controllori presso l’ospedale di Cairo Montenotte da dove sono stati dimessi con prognosi di 7 e 10 giorni per varie escoriazioni alle braccia ed alle gambe.

Avuta la descrizione dai due controllori, immediate sono state avviate le ricerche del ragazzo che è stato rintracciato qualche ora dopo e redatti gli atti del caso a suo carico è stato affidato ad un parente maggiorenne.

I carabinieri della locale Stazione di Calizzano hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Savona per il reato di porto abusivo di strumenti atti ad offendere, M.G., 45enne di Loano ma residente a Bardineto poiché nel corso di un controllo stradale è stato trovato, senza giustificato, in possesso di una accetta. L’arnese, del quale l’uomo non ha saputo giustificare il possesso è stato sequestrato.

È bene ricordare che l’art. 4 della Legge 110/75 vieta il porto senza un giustificato motivo di armi da punta e taglio quali coltelli e taglierini e appunto accette o qualsiasi strumento atto ad offendere quali bastoni, sfollagente, fionde, catene. Il contravventore rischia una pena da sei mesi a due anni di arresto ed una ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

 

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