Il “Moco” cos’è e come si utilizza
Cairo Montenotte. Il Moco delle Valli della Bormida è un prodotto dell’Arca del Gusto di Slow Food e De.Co. Cengio e dal 2019 inserito con decreto ministeriale nell’elenco dei Prodotti Tipici Tradizionali (P.A.T.) .
Il “Moco”, antico legume, era già presente nella Valle Bormida dall’età del bronzo e la sua coltivazione era diffusa in molti comuni della Valle in particolare sulle alture di Cairo Montenotte e di Cengio. Grazie alla disponibilità di alcuni appassionati, che avevano negli anni proseguito nella coltivazione, sono stati reperiti i semi per avviare nel 2011 un progetto di produzione sufficiente per riportare nelle campagne e sulle tavole questo legume con l’obiettivo di realizzare una concreta pratica di difesa della biodiversità. A sette anni dall’avvio del progetto sono ormai diverse le aziende che lo producono, garantendo da un lato l’approvvigionamento dei semi per la coltivazione e dall’altro una quantità sufficiente per un uso gastronomico sia intero sia trasformato in farine.
La produzione del 2018 ha trovato collocazione non solo per la gastronomia ma per la semina in varie parti del paese, Orvieto, Taranto e paesi del vicino Piemonte, segno della forte attenzione per la coltivazione di varietà vegetali con caratteristiche particolari.
Nel frattempo anche grazie alla collaborazione con il CERSAA: Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola l’azienda speciale dell’ex Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Savona, questo legume è stato caratterizzato al fine di definirne i valori nutrizionali. Fedeli allo slogan “semi nutrienti per un futuro sostenibile”, e per fare opera di sensibilizzazione e aumentare la consapevolezza dei molti vantaggi dei legumi, incrementarne la produzione e il commercio, nonché incoraggiare utilizzi nuovi e più intelligenti lungo tutta la filiera alimentare.