Cristo è il centro della vita del mondo e il mistero pasquale è il centro della vita di Cristo. È strutturato nelle due fasi della morte-risurrezione. La mediazione popolare del primo atto è la Via crucis, il secondo è la Via Lucis.
Fu dopo il Vaticano II, che si riscoprì la necessità della mediazione popolare anche del secondo aspetto: la Via Lucis. E, oggi più che mai, c’è bisogno che il popolo senta suo questo itinerario.
La Pasqua non deve essere più solo una festa di calendario, ma uno stile di vita. Ecco l’esempio della Beata Teresa Bracco che con il cuore aperto alla speranza ha accolto la grazia che nasce dal risorto che si è manifestata con la fede testimoniata nell’impegno quotidiano, la coerenza morale senza compromessi, il coraggio di sacrificare la vita, per non tradire i valori che danno senso all’esistenza.
La Via Lucis si presenta simmetrica alla Via crucis: quattordici stazioni, passo biblico corrispondente, che vanno da sepolcro vuoto, primo segno della Pasqua, alla Pentecoste, suo frutto primordiale. E come la Via Crucis è stata progettata provvidamente con l’accompagnamento di Maria, l’Addolorata col Figlio appassionato, così lungo la Via Lucis la Madre di Gesù continua a restarci accanto, lei, la Rallegrata col Figlio risuscitato.
L’appuntamento è per venerdì 24 maggio (anniversario della beatificazione della Beata 24 maggio 1998) alle ore 20,30 partendo dal cippo del martirio a santa Giulia di Dego.